Avanti con i risparmi sull’amministrazione statale, che è gonfiata come una rana!

I cittadini ticinesi hanno votato il principio del risanamento dei conti cantonali entro il 2025 senza aggravi d’imposta. Questa decisione, però, non piace al governicchio. Che infatti fa i capricci come un bambino a cui la mamma non ha comprato le caramelle.

Invece di fare finalmente i compiti – ossia tagliare la parte di spesa pubblica improduttiva e addirittura nociva – il CdS si produce in risparmi che “fanno rumore”. Vedi la disdetta della presenza ticinese all’OLMA (la più grande fiera agroalimentare della Svizzera), il Njet ad ospitare il Tour de France, la cancellazione dell’assegno di 1000 franchi ai centenari, e chissà quali altre piccinerie ci verranno rifilate nelle prossime settimane e mesi. Magari a danno dei ticinesi in difficoltà.

Sembra quasi che il governicchio lo faccia apposta, per puerile ripicca: con simili misuricchie urtanti, in stile “siamo alla canna del gas”, si vuole colpevolizzare il popolo. Si mira a convincerlo di aver “votato sbagliato”. Margini di risparmio non ce ne sono e quindi… bisogna procedere a risparmi grotteschi e ad aumentare le tasse!

Non ci caschiamo!

L’amministrazione cantonale, gonfiata come una rana, costa un miliardo di franchi all’anno! Questa macchina mostruosa, per giustificare la propria estensione ed i propri costi, si inventa il lavoro, ostacolando l’economia e sminuzzando i santissimi ai cittadini! E’ quindi in quest’ambito che occorre intervenire! E i tagli passano anche per la chiusura di uffici inutili e per l’abolizione di un po’ di delegati e di burocrati!

Certo, è molto più facile rinunciare ad investimenti per il territorio e risparmiare sui centenari. Ma l’Esecutivo è pagato anche per fare il lavoro scomodo. La ricreazione è finita!

Lorenzo Quadri

A pagina 2

 

Dida:

Basta giochicchiare! E’ ora di iniziare il lavoro scomodo