Ro$$overdi traditi dall’estate: contavano su due mesi di canicola per farsi propaganda
L’estate che è ormai agli sgoccioli è stata fredda e piovosa. Il maltempo ha anche fatto danni. E a tal proposito la stampa di regime, a partire da quella di sedicente servizio pubblico, non perde occasione per montare la panna fino a trasformarla in burro Floralp. Come se l’acqua e la grandine fossero state inventate quest’anno, quando sono vecchie come il mondo.
Evidentemente, l’obiettivo della panna montata è la politichetta climatista. La Pravda di Comano vuole tirare la volata ai suoi protetti ro$$overdi.
Emergenza narrazione
Si sarà tuttavia notato che la narrazione è cambiata. Prima dell’estate, politicanti e giornalai gauche-caviar facevano il lavaggio del cervello alla popolazione invocando ogni tre per due il “surriscaldamento (non riscaldamento: surriscaldamento) climatico” e la “desertificazione”. La disastrosa kompagna Simonetta Sommaruga blaterava senza ritegno ai convegni internazionali che “la Terra brucia”. E pensare che quarant’anni fa si lanciava l’allarme alla nuova era glaciale.
MeteoSvizzera è arrivata al punto di taroccare gli allarmi canicola. Ovvero di cambiare i parametri che li fanno scattare. Con l’evidente obiettivo di lanciare allarmi canicola a getto continuo.
E’ andata buca
Ebbene, è andata clamorosamente buca. Altro che la Terra brucia, altro che “surriscaldamento climatico”, altro che siccità. Piove e fa freddo. Il Gigi di Viganello, pur facendo uno sforzo di fantasia, fatica ad immaginare come i diluvi possano essere una forma di siccità ed il freddo una manifestazione di “surriscaldamento”. Sicché gli ecoisterici hanno dovuto adattare in fretta e furia il copione. Per fortuna (si fa per dire) che è arrivato il bidONU, ormai del tutto screditato in ogni sede, a pubblicare un rapporto sul clima dai toni peggio che isterici. La stampa mondiale l’ha relegato al massimo a nota di colore, rendendosi ben conto che di più non meritava. Solo la R$I vi ha dedicato ore ed ore di trasmissione, ovviamente a scopo di politichetta partitica.
Altro che clima!
Una cosa è certa: qualsiasi condizione meteorologica è buona per fomentare l’isterismo climatico, che ha ben altri obiettivi del clima. I ro$$overdi che lo cavalcano elettoralmente
vogliono infatti l’adesione all’UE, le frontiere spalancate, l’immigrazionismo ad oltranza, tasse e balzelli a go-go, l’islamizzazione della Svizzera, le naturalizzazioni di massa, l’invasione di finti rifugiati, l’abolizione dell’esercito, eccetera eccetera. Tutte politiche che non portano alcun vantaggio ambientale; semmai il contrario (vedi l’invasione di frontalieri).
Se l’estate 2019…
Se l’estate del 2019, invece che torrida, fosse stata come quella del 2021, alle elezioni nazionali di quell’autunno altro che “onda verde”. E la Svizzera non si troverebbe oggi con un parlamenticchio federale infesciato da studenti a vita completamente avulsi dalla realtà. Soggetti che non hanno mai lavorato un giorno, spesso e volentieri con doppio passaporto, e che fanno del parlamento la propria “professione”. Costoroparlano per slogan (sempre gli stessi) e sanno solo mettere le mani nelle tasche dei cittadini che lavorano. Vedi ad esempio la demenziale iniziativa “99%” che voteremo il prossimo 26 settembre.
Ecco il “nuovo che avanza” grazie al climatismo ed ai giornalai che lo propagandano con i nostri soldi.