Il P$ vuole abolire l’esercito e quindi se la prende con i velivoli

Come c’era da attendersi, i $ocialisti sosterranno l’iniziativa popolare contro l’acquisto dei nuovi F-35 dell’esercito.

La decisione è stata presa dai delegati al Congresso straordinario (uella!) tenutosi ieri a San Gallo.

Nessuna sorpresa, ovviamente. I $ocialisti non sono contro questo o quell’aereo; sono contro l’esercito. Visto che l’attacco frontale – ovvero: far votare i cittadini sull’abolizione dell’esercito – non avrebbe l’esito sperato dai kompagni, ecco che costoro procedono con il consueto metodo. Quello della tattica del salame. Si smantella l’esercito una fetta alla volta. E sabotando l’acquisto dei nuovi caccia si prospetta la possibilità di azzoppare la difesa aerea. Quindi, di tagliare una bella fettona. Un esercito senza difesa aerea è come una macchina senza le ruote.

Ovviamente i $inistrati, con la disonestà intellettuale che li contraddistingue, tenteranno di imbesuire i cittadini con discorsi tecnici sul modello di velivolo scelto. Come se i politicanti gauche-caviar ne capissero qualcosa di aeronautica militare! Oppure – altro classico – si produrranno nella solita fiera del “benaltrismo”. Cioè racconteranno che l’esercito elvetico non deve comprare dei nuovi caccia, ma deve fare “ben altro”. Sottacendo, è ovvio, che qualsiasi “altro” non andrebbe comunque bene.

E’ evidente che una Svizzera senza esercito, come la vorrebbero i $inistrati, sarebbe in balìa di tutti, ed in particolare della fallita UEbramosa di comandare in casa nostra. Quanto all’argomento finanziario (gli aerei hanno un costo, peraltro già inserito nei preventivi): evocato da chi pretende di spendere sempre più miliardi per i finti rifugiati, di fare arrivare in Svizzera decine di migliaia di islamisti afghani non integrabili che ovviamente manterremmo a vita, di regalare sempre più miliardi all’estero, eccetera eccetera, francamente suona come una barzelletta.

Lorenzo Quadri