Caos asilo ed epidemia coronavirus: il controllo alle nostre frontiere è indispensabile

Mentre si parla solo di coronavirus fatti gravi stanno accadendo sul fronte dell’asilo. La Turchia, ancora una volta, sta mettendo nella palta l’Europa. Il presidente Erdogan ha infatti spalancato i confini del paese perché, a suo dire, gli eurofalliti “avrebbero promesso assistenza, ma non hanno fatto nulla”. Di conseguenza, decine di migliaia di migranti sono già entrati in Turchia con l’intenzione, ovviamente, di proseguire verso l’Europa!

Ah bene! E secondo alcuni tamberla la Turchia – il cui governo, tanto per non farsi mancare nulla, propugna la diffusione dell’islam politico in Occidente finanziando scuole e moschee – dovrebbe pure diventare uno Stato membro dell’UE; sicché noi svizzerotti ci ritroveremmo in vigore la libera circolazione delle persone anche con siffatto paese! Un motivo in più per votare un SI’ convinto all’iniziativa “Per la limitazione” il prossimo 17 maggio!

Via la devastante libera circolazione delle persone e avanti con la SWISSEXIT!

Decisione grave

La decisione presa dalla Turchia è grave. Se la sicurezza dello spazio Schengen, di cui siamo disgraziatamente entrati a fare parte, deve dipendere – e dipende – dai capricci di Erdogan, vuol dire che siamo messi molto male!

Ed intanto, nella vicina Penisola, “grazie” al governo Conte bis, gli sbarchi di clandestini sono aumentati dell’800%. Ed i legulei del TAF, Tribunale amministrativo federale, hanno stabilito che non si possono (sa po’ mia!)  effettuare rinvii-Dublino di finti rifugiati “vulnerabili” verso l’Italia, poiché il Belpaese, a seguito del decreto sicurezza-bis, non offrirebbe sufficienti garanzie. Del resto, adducendo l’argomento del coronavirus, adesso è lo stesso Belpaese a rifiutare di riprendersi i migranti economici in base all’accordo Dublino.

Hai capito? L’Italia, per il virus, può rifiutarsi di riprendere dalla Svizzera gli asilanti di cui è tenuta a farsi carico. Però noi dobbiamo fare entrare tutti i 70mila frontalieri? Certo che siamo proprio polli!

Controllare le frontiere

La vicenda turca dimostra che il ritorno del caos asilo è dietro l’angolo, oltretutto accompagnato dall’epidemia di coronavirus che arriva perché troppa gente si sposta e perché le frontiere sono spalancate.

Quindi, è prioritario che la Svizzera riprenda il controllo dei propri confini! Altro che Schengen, altro che affidarsi ai balivi di Bruxelles!

Ricordiamo che la partitocrazia PLR-PPD-P$$ (Verdi-anguria ovviamente inclusi) ha calato le braghe perfino davanti al Diktat disarmista dell’UE strillando che “bisogna salvare Schengen”, venendo poi asfaltata dalle urne ticinesi lo scorso mese di maggio.

Altro che “salvare Schengen”: l’arrivo annunciato della prossima ondata di caos asilo come pure l’epidemia di coronavirus dimostrano che il controllo dei confini – quei confini che la casta vuole invece smantellare – è indispensabile. Alla faccia delle fregnacce politkamente korrette!

Lorenzo Quadri