La partitocrazia eurolecchina, preoccupata solo delle CADREGHE, vuole fregare i cittadini
La casta PLR-PPD-P$$ smania per calare le braghe davanti all’UE. Però adesso cerca scuse per rimandare a dopo ottobre le decisioni contrarie alla volontà dei cittadini: vedi la marchetta da 1.3 miliardi all’UE, vedi l’accordo quadro istituzionale. Che squallore: i politicanti del triciclo euroturbo non hanno nemmeno il coraggio delle proprie posizioni
Ma guarda un po‘! Ancora una volta la partitocrazia PLR-PPD-P$$ pensa di prendere gli elettori per il lato B. Come? Ma nascondendo la sporcizia sotto il tappeto in attesa delle elezioni federali, per poi FREGARE i cittadini!
Ultima puntata di tale indecorosa serie: la decisione dell’inutile Commissione di politica estera del Consiglio nazionale di posticipare a dopo le elezioni il dibattito “definitivo” sulla marchetta da 1.3 miliardi alla fallita UE.
La scusa farlocca è che “servirebbero chiarimenti”. Questa patetica fregnaccia l’abbiamo già sentita a proposito dello sconcio accordo quadro istituzionale: per prendere tempo, a Berna raccontano che ci sono ancora questioni da negoziare (?) quando Bruxelles ha chiarito inequivocabilmente che le trattative sono chiuse da dicembre!
Cittadini infinocchiati
Ma questi politicanti del triciclo euroturbo pensano davvero che la gente sia scema?
- Anche il Gigi di Viganello ha capito che non c’è proprio più niente da chiarire. Che i balivi di Bruxelles discriminano e minacciano la Svizzera, e che pretendono di comandare in casa nostra tramite lo sconcio accordo quadro istituzionale, è manifesto. Vedi la famosa equivalenza borsistica. Vedi le recenti, oltraggiose, dichiarazioni dell’ambasciatore UE su chi si siede al tavolo e chi finisce nel menu. Inutile dire che i camerieri di Bruxelles in Consiglio federale non hanno fatto un cip al proposito; mentre qualsiasi governo con un minimo di dignità avrebbe preteso il richiamo in patria del sedicente diplomatico.
- La partitocrazia eurolecchina, nel vano tentativo di salvare la faccia, aveva dichiarato che la marchetta da 1.3 miliardi sarebbe stata versata solo nel caso in cui l’UE non avesse discriminato il nostro paese. La discriminazione è ormai manifesta ed innegabile. E cosa fa la partitocrazia? Si arrampica sui vetri per pagare comunque.
- Il triciclo PLR-PPD-P$$, come pure (ovviamente) il Consiglio federale, brama dalla voglia di versare la marchetta all’UE. Però ha PAURA di decidere prima delle elezioni. Capita l’antifona? La partitocrazia allo sbando non ha nemmeno il coraggio delle proprie posizioni. Quindi tenta di TRUFFARE gli elettori. Per quanto tempo ancora i cittadini elvetici saranno disposti a tollerare questo andazzo?
- Da tenere presente: con lo sconcio accordo quadro istituzionale, voluto sempre dalla partitocrazia, la Svizzera si “impegnerebbe politicamente” a versare con regolarità contributi di coesione miliardari all’UE!
Gli imboscamenti
E’ bene ricordare che, oltre al regalo da 1.3 miliardi all’UE, la partitocrazia spalancatrice di frontiere ha imboscato in un cassetto, in attesa di far passare le elezioni federali, anche:
- Lo sconcio accordo quadro istituzionale, che degraderebbe la Svizzera a colonia di Bruxelles
- Il patto ONU sulla migrazione, che mira a trasformare l’immigrazione clandestina in un diritto umano.
Una volta trascorse le elezioni, il triciclo si affretterà a sottoscrivere ogni e qualsiasi impegno internazionale che comporti la svendita della Svizzera!
Sì all’INVASIONE
Nel frattempo, tanto per non farsi mancare niente, nella Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale come scontato la partitocrazia ha respinto l’iniziativa popolare “per un’immigrazione moderata”: quella che vuole abolire la devastante libera circolazione delle persone.
Malgrado i disastri fatti dalle frontiere spalancate, sotto le Cupole federali l’ammucchiata PLR-PPD-PSS, esponenti ticinesi compresi, rifiuta istericamente qualsiasi correttivo. Perché la partitocrazia è del tutto asservita all’UE. Non per nulla ha cancellato la preferenza indigena votata dal popolo e prosegue imperterrita a tradire la volontà dei cittadini. Di recente abbiamo appreso l’ennesimo devastante bilancio dell’INVASIONE da sud del Ticino: in soli tre mesi, ben 2000 frontalieri in più nel settore terziario!
Le conseguenze sono fin troppo note: dumping salariale, sottoccupazione, esplosione dei casi d’assistenza. Ma la partitocrazia se ne impipa. L’importante è chinarsi a 90 gradi davanti all’UE, costi quel che costi!
Passata la festa…
Non solo il triciclo svende la Svizzera all’UE ma, sapendo che i cittadini elvetici non ci stanno, tenta vigliaccamente di ingannarli. Rinvia le decisioni scomode con scuse puerili per non dovere metter fuori la faccia prima delle elezioni; perché rischierebbe di perdere CADREGHE. Dopodiché: passata la festa, gabbato lo santo!
Visto che per i politicanti del triciclo l’unica volontà che conta è quella dei balivi dell’UE (e dei manager stranieri delle multinazionali) che i voti questi signori li vadano a chiedere a Bruxelles!
#votalegaoleuropatifrega
Lorenzo Quadri