Visto che la nuova Legge sul CO2 ancora non bastava a rapinare gli automobilisti…
Dopo tre anni di gestazione – è infatti in ballo dal 2017 – nella sessione invernale appena conclusa il parlamenticchio federale ha approvato in via definitiva la legge sulla vignetta autostradale elettronica. A partire dal 2022, dunque, sarà possibile scegliere tra il tradizionale contrassegno adesivo e la versione digitale. Il prezzo resterà invariato.
Naturalmente, si potrà dire che la vignetta elettronica porta solo comodità. Che nel 2020 non è più pensabile andare avanti con un adesivo anni Ottanta. Che grattare via dal parabrezza il vecchio autocollante per sostituirlo con quello nuovo è un lavoro del cavolo (e, visto che siamo quasi alla fine dell’anno di disgrazia 2020, l’appuntamento con la raschiatura annuale si avvicina). Che comunque chi vorrà, potrà andare avanti con l’autocollante.
Tutto vero. Almeno all’apparenza.
Ma se qualcuno pensa che la partitocrazia PLR-PPD-P$$, Verdi-anguria inclusi, abbia intenzione di fare dei regali agli automobilisti, farà meglio a scendere dal pero.
La strada è segnata
Cominciamo dalla libertà di scelta tra vignetta cartacea e digitale. Essa è data, ma solo per ora. Se la richiesta di contrassegni adesivi dovesse risultare insufficiente, questi semplicemente verranno aboliti.
Quanto alla comodità di non dover staccare l’autocollante una volta all’anno (mica una volta alla settimana): è un dato di fatto. Però verrà pagata a caro prezzo. Non c’è chi non veda che la vignetta elettronica è il primo passo per l’introduzione del road pricing, del mobility pricing e delle altre boiate-pricing che la casta vuole imporre agli automobilisti per vessarli e mungerli, così come impongono le mode verdi del momento. Si tratta, in sostanza, di ulteriori balzelli di stampo medievale che graverebbero chi va in città in auto, oppure chi si mette in viaggio nelle ore di punta (non certo perché si diverte a stare in coda, ma perché non ha altre opzioni). Come si fa a sapere chi è andato dove, e quando? Si “microchippano” le automobili. Con la vignetta elettronica, appunto.
Giù dal pero!
La Confederella assicura che, senza un apposito ed esplicito consenso del parlamento, non comincerà a sperimentare le boiate-pricing. E ci mancherebbe anche!
Peccato che:
1) La ministra dei trasporti è la disastrosa kompagna Simonetta Sommaruga, nemica giurata del traffico su gomma (a meno che si tratti di biciclette).
2) Con l’aria che tira, qualcuno s’immagina che il parlamento federale non darebbe la propria autorizzazione alla “sperimentazione” delle boiate pricing? La posizione della cricca ro$$overde sul tema è nota. Qualnto al cosiddetto “centro” PLR-PPD, è ormai diventato la ruota di scorta della $inistra.
3) Non serve di certo il Mago Otelma per prevedere che la sperimentazione, pilotata dai kompagni ro$$overdi del Dipartimento Simonetta, sarà taroccata. Da essa emergerà senza fallo che le boiate-pricing sono una figata pazzesca.
4) Le casse pubbliche sono vuote a causa della crisi economica da coronavirus, o piuttosto a causa delle chiusure che tanto piacciono ai $inistrati. Quindi, per rimpinguare l’erario, cosa c’è di più godurioso che andare ancora una volta a bastonare gli automobilisti con ulteriori tasse?
Traditi dal TCS
La partitocrazia ha votato la ciofeca Via Sicura. Ha votato la nuova legge sul CO2, con l’introduzione di demenziali ecotasse ed ecobalzelli che peseranno sui bilanci delle economie domestiche per migliaia di franchetti all’anno (altro che gli aumenti dei premi di cassa malati!). Sempre la partitocrazia continua a cancellare posteggi. Bref: la casta non perde un’occasione che sia una per infierire sugli automobilisti. I quali ormai non sono più difesi nemmeno dalla loro principale “associazione di categoria”. Basti pensare che il TCS – diversamente dal cugino più piccolo ACS – NON sostiene il referendum contro gli ecobalzelli. Evidentemente anche lo storico club è finito in balia dei soldatini della partitocrazia tassaiola.
E qualcuno si immagina che, con simili premesse, le boiate-pricing non verranno introdotte?
Qualcuno crede davvero alle storielle di chi spergiura che la vignetta elettronica non è il primo e fondamentale passo sulla via delle boiate-pricing bramate dalla partitocrazia? Ma bisogna essere caduti dal seggiolone da piccoli!
Lorenzo Quadri