Ticino ancora penalizzato. E Berna, come sempre, è in letargo

I paesi UE al loro interno introducono controlli per chi arriva da zone a rischio. Gli svizzerotti, invece, fanno entrare tutti, grazie all’inettitudine di un governicchio federale a maggioranza di centro-$inistra ed ormai completamente asservito a Bruxelles.

Caso recente ed emblematico. La Germania ha introdotto restrizioni più rigide per chi entra dal Tirolo o dalla Cechia acausa dei focolai registrati in quelle zone: in particolare, l’obbligo di presentare un test negativo al virus cinese effettuato nelle 48 ore precedenti l’arrivo. Queste restrizioni valgono anche per i conducenti di veicoli pesanti diretti in Germania, o che la attraversano per raggiungere la propria destinazione finale.

La decisione tedesca ha ripercussioni a catena. Ed infatti l’Austria, per evitare la formazione di code di TIR sul proprio territorio, ha deciso di introdurre a sua volta controlli ai valichi con l’Italia. Risultato: al Brennero, in territorio italico, si sono formate colonne di oltre 40 Km!

Nuova ondata

E noi cosa c’entriamo? C’entriamo perché adesso succede che, per evitare le code al Brennero, i trasportatori in arrivo dall’Europa dell’est e diretti in Germania hanno deciso di passare dalla Svizzera. E segnatamente per il Ticino.  Chi entra in Germania dal nostro paese non deve infatti sottostare a restrizioni rigide come quelle applicate a chi arriva dal Tirolo.

Risultato: questo sfigatissimo Cantone si è trovato di colpoinfesciato da una nuova ondata di traffico pesante parassitario proveniente dall’Est europeo. Un transito che non crea indotti sul territorio. La protesta monta in particolare a Chiasso, dove gli spedizionieri lamentano l’ulteriore l’intasamento che ostacola gli spostamenti e peggiora il servizio alla clientela. “Questi autisti – ci segnalano dalla cittadina di confine – non possono avvicinarsi agli sportelli nella dogana commerciale italiana ma devono passare da uno spedizioniere. Da noi possono invece presentarsi agli sportelli, creando code ed assembramenti. Molti di questi autisti dell’est europeo indossano mascherine da far spavento, ed i pochi soldi che guadagnano non li investono di certo in disinfettanti per le mani”.

Subire ancora?

Insomma: in Ticino attività economiche chiuse ed in fallimento per Diktat del ministro $ocialista kompagno Berset (grazie P$!). Però non solo i 70mila e passa frontalieri e le svariate migliaia di padroncini entrano liberamente e senza uno straccio di controllo, anche se provengono dalla zona rossa di Viggiù; ma adesso, a seguito delle restrizioni tedesche, ecco che subiamo anche all’assalto dei TIR dell’est europeo in transito parassitario!

Inutile dire che i camerieri dell’UE in Consiglio federale come sempre ronfano della grossa.

La lettera del governicchio sul tema è stata spedita a Berna nei giorni scorsi. Quanto scommettiamo che finirà anch’essaimboscata in un cassetto, senza nemmeno una risposta, come è accaduto alla richiesta di chiudere i valichi secondari con il Belpaese?

Sveglia Berset e compagnia cantante, la Svizzera comincia a Chiasso!

Lorenzo Quadri