L’asse Chiasso-Lugano, già saturo, verrà ulteriormente assaltato da targhe azzurre
Ovvie le conseguenze negative anche dal profilo dell’inquinamento: come mai i ro$$overdi tacciono? Bloccare in dogana il traffico parassitario annunciato!
Per commentare i dati dell’invasione da sud non ci sono nemmeno più parole. I frontalieri sono ormai prossimi a quota 75mila; e sono solo quelli dichiarati. Questo malgrado il numero di impieghi diminuisca a causa della crisi economica da stramaledetto virus cinese. Però il governicchio cantonale dice che “sa po’ fa nagott”. E in particolare che “sa po’ mia” bloccare il rilascio di nuovi permessi G, perché c’è la sacra libera circolazione delle persone voluta dalla partitocrazia!
Road map o toilet paper?
Il “nuovo” accordo sulla fiscalità dei frontalieri è “sparito dall’agenda politica italiana” (quando mai vi ha figurato?). Chiaro: Roma non ha interesse a firmare, e quindi continua a menare gli svizzerotti per il lato B. Sui loro gruppi social i frontalieri esultavano e se la ridevano a bocca larga.
Stesso scenario per il famoso accesso alla piazza finanziaria del Belpaese per gli operatori svizzeri, che non è dato. A meno di aprirvi una filiale, e quindi di spostare posti di lavoro dal Ticino all’Italia. Eppure l’accesso era contenuto nella famosa roadmap del 2015. La quale però, a Roma, deve essere servita a sopperire ad un momento di penuria di carta igienica. Intanto gli svizzerotti pagano comunque i ristorni, che ormai si avvicinano ai 100 milioni all’anno: perché la partitocrazia nel governicchio cantonale vuole così. Ciliegina sulla torta: l’enclave di Campione d’Italia sta tornando a cumulare puff nei nostri confronti.
Non basta
Ma venire presi d’assalto tutti i giorni – e quando oltreramina cominceranno i fallimenti a catena, la situazione precipiterà ulteriormente, con tutto quel che ne consegue – in nome della devastante libera circolazione delle persone ancora non basta. Ci sentiamo ribadire con arroganza dall’eurofunzionaretto di turno, nel caso concreto tale Maros Sefcovic (Maros chi?), che dobbiamo farci dettare le leggi da Bruxelles; che dobbiamo accettare i suoi giudici stranieri; e che dobbiamo pure versare regolarmente contributi di coesione miliardari all’UE. Ma stiamo scherzando?
Non si potrà più circolare
E non è ancora finita. Curiosamente, alle nostre latitudini non se ne parla. Ed in particolare i sedicenti ambientalisti, solitamente logorroici, al proposito serbano un silenzio sepolcrale. Ma “gli è” che,prossimamente e per quattro mesi, al di là della ramina saranno in corso importanti lavori stradali . L’asse viario Argegno-Menaggio si sposterà dalla statale Regina alle strade provinciali della Valle d’Intelvi e sull’asse Chiasso-Lugano. Cosa, cosa? Ma ci rendiamo conto? L’asse stradale Chiasso-Lugano, già sempreintasato di suo, verrà ulteriormente infesciato di targhe azzurre! Risultato: i ticinesi non potranno più circolare in casa propria, grazie ai cantieri stradali dei vicini italici! Ed ovviamente l’inquinamento in questo sfigatissimo Cantone aumenterà.
Per quale motivo alle nostre latitudini su questo tema non si sente un cip? Come mai i Verdi-anguria tacciono omertosi? Buoni solo a mazzuolare gli svizzerotti, ma guai a criticare i vicini a sud, perché sarebbe “razzismo”?
Ma quali “opportunità”!
E, tanto per non farci mancare niente, sulla stampa della fascia di confine italica dobbiamo pure sorbirci le ciance di tale Sergio Aureli, responsabile del settore frontalieri del $indakato miliardario UNIA.
Costui, non si a nome di chi, si permette di blaterare che lo spostamento della mobilità italica sull’asse Chiasso-Lugano rappresenterebbe “un’opportunità per la Svizzera”. E’ il colmo. Ma quali opportunità? Adesso lo decidono i $indakalisti dei frontalieri quali sarebbero le opportunità per la Svizzera?
Ma tu guarda questi $inistrati: starnazzano di clima e di decarbonizzazione, però la nuova invasione di targhe azzurre gli va benissimo!
Chiaro, altro che “ambiente”: questi sono spalancatori di frontiere! Così, la prossima volta che i kompagnuzzi la meneranno con gli eccessi di traffico, gli potremo ridere in faccia.
Ripetiamo: come mai su questa ulteriore invasione da sud causa lavori stradali in Italia i $inistrati ed i loro giornalai di servizio tacciono?
Bloccare in dogana il traffico parassitario in arrivo!
Lorenzo Quadri