Poi hanno ancora il coraggio di dire che non è vero che la Svizzera è il paese del Bengodi per delinquenti stranieri. Che il nostro regime carcerario, paragonato a quello delle nazioni d’origine della stragrande maggioranza degli ospiti della Stampa (oltre il 70% non sono svizzeri) sia da albergo di lusso, è un dato di fatto. La pubblicazione dei menù delle strutture carcerarie (vedi a pagina 2) è oltremodo istruttiva. Ma un altro scandalo ha tenuto banco in queste settimane. Quello di “Carlos”, il 17enne delinquente straniero, con una lunga lista di reati alle spalle culminati nell’accoltellamento di un altro giovane con esito quasi letale, che costava allo Stato – nel concreto, al Canton Zurigo – la stratosferica cifra di 29mila franchi al mese.
E come faceva il bravo giovane straniero perfettamente integrato a costare al contribuente una simile cifra fuori di testa? Semplice: godeva di un trattamento da figlio di sceicco saudita, con appartamento ad uso personale, assistente sociale che lo seguiva giorno e notte, e nemmeno era tenuto a lavorare. Macché: “Carlos” voleva fare solo Thai Boxe e il tribunale gliel’ha accordato, accordandogli pure un ex campione come allenatore personale. Già il fatto che ad un 17enne condannato per reati violenti si faccia fare un’arte marziale è discutibile.
Ma assolutamente fuori di testa è che al bravo giovane straniero si permetta di coltivare il proprio hobby quale attività principale: visto che gli piace l’attività fisica, che lo si mandi ad asfaltare strade sotto il sole di luglio!
Questo è lo scandalo, questa è la vergogna: mentre tanti giovani svizzeri che si sono sempre comportati in modo esemplare, e che non hanno mai commesso alcun reato, non trovano uno straccio di posto di lavoro o d’apprendistato, e devono tirare la cinghia, il giovane delinquente straniero, proprio perché delinquente, può fare tutto quello che gli pare a spese del contribuente! E che spese! 29mila fr al mese per permettere ad un criminale straniero di farsi i propri comodi!
E’ questo il messaggio che si vuole dare ai nostri giovani? Che se sei un delinquente straniero lo Stato finanzia tutti i tuoi comodi, mentre se sei onesto ti devi arrangiare? E non ci si venga a raccontare la storiella della “rieducazione” perché un simile trattamento di lusso per un delinquente di certo non ha assolutamente nulla di educativo.
Dopo che il caso “Carlos” è deflagrato, il dipartimento di Giustizia del Canton Zurigo ha annunciato lo stop ai “regimi speciali” per i giovani delinquenti. Ma se la sordida vicenda non fosse diventata di pubblico dominio, per quanto sarebbe andata avanti? Quanti altri “Carlos” ci sono in Svizzera? Ecco le aberrazioni cui porta il buonismo ed il multiculturalismo che è completamente fallito. Bisogna “scusare”, bisogna “tollerare”, bisogna “comprendere”. E, soprattutto, bisogna mettere mano al portafoglio!
Lorenzo Quadri