Proseguono i tentativi di sabotaggio del “maledetto voto del 9 febbraio” da parte della grande industria. Addirittura l’Unione padronale svizzera vorrebbe escludere i frontalieri da qualsiasi tipo di contingentamento. Al presidente Valentin Vogt, che se ne è uscito con tale invidiabile alzata d’ingegno in occasione della giornata degli imprenditori indetta giovedì a Berna, non possiamo che rinnovare l’invito vecchio, ma sempre attuale: prima di azionare la lingua, controlla che il cervello sia collegato!
Un paio di cosette
Punto primo: che il contingentamento deve riguardare anche i frontalieri sta scritto chiaramente nel testo dell’iniziativa “Contro l’immigrazione di massa”. Il quale testo è confluito nella Costituzione federale tramite voto popolare del 9 febbraio 2014. E la Costituzione federale non la modifica il sciur (Land)Vogt. Quindi, anche per i frontalieri i tetti massimi ci saranno eccome. Piaccia o non piaccia all’Unione padronale.
Punto secondo, a titolo abbondanziale: a seguito del voto ticinese l’iniziativa “contro l’immigrazione di massa” è passata a livello federale. I Ticinesi hanno plebiscitato detta iniziativa, come ormai sanno anche i paracarri, con il 70% dei voti. A causa di questo “schlagen” sud delle Alpi, l’iniziativa ha trionfato a livello nazionale. Il voto ticinese ha una spiegazione chiara: la volontà di mettere un freno all’invasione di frontalieri e padroncini, che ha sfasciato il mercato del lavoro. E’ per colpa di questa invasione da sud che alle nostre latitudini sono stati infranti tutti i record dell’assistenza e che il dumping salariale la fa da padrone. Altro che venirci a raccontare che il dumping salariale “non è grave”, come hanno pensato bene di fare i produttori seriali di rapporti taroccati della SECO!
L’invasione da sud, se non verrà fermata in tempo, trasformerà il Ticino in una provincia lombarda.
Il plebiscito ticinese dell’iniziativa “contro l’immigrazione di massa” ha determinato il risultato federale. Ed è dovuto al frontalierato. E adesso il Vogt, presidente dell’Unione padronale, ha la tolla di venire a dire che per i frontalieri non ci deve essere alcun tetto massimo? Ma dove vive il Vogt? Prova a venirle a raccontare in Ticino queste fregnacce, che ti accogliamo coi forconi…
Chi è causa del suo mal…
Quegli ambienti padronali (ovviamente non tutti) che hanno abusato della libera circolazione delle persone per soppiantare i lavoratori svizzeri con stranieri a basso costo sono evidentemente corresponsabili del voto del 9 febbraio. Avessero dimostrato responsabilità sociale, forse le cose sarebbero andate diversamente.
E’ perfettamente inutile, dunque, che adesso i “padroni del vapore” se ne vadano in giro per la Svizzera a raccontare storielle come quelle sull’economia elvetica che senza bilaterali sarebbe sottoterra. Sono balle di fra’ Luca. L’Unione europea è finita. Non certo la Svizzera. La Svizzera – e a dirlo non è il Mattino populista e razzista, ma fior di professori universitari di economia – andrebbe avanti benissimo anche senza bilaterali.
Se l’Unione padronale svizzera vuole tenere in piedi i bilaterali, s’impegni anche lei affinché la libera circolazione delle persone venga limitata così come deciso dal popolo. I frontalieri non solo devono essere compresi nelle limitazioni, ma devono essere i primi a subirle. In caso contrario salteranno, senza morti né feriti, tutti i bilaterali. Piuttosto che andare avanti con la devastante libera circolazione delle persone senza limiti, è meglio fare tabula rasa di tutto.
Promemoria per ottobre
Da notare che in Ticino i partiti $torici erano graniticamente contrari all’iniziativa “contro l’immigrazione di massa”. Il comitato dell’ex partitone si è espresso all’unanimità contro, venendo asfaltato dalle urne. Il P$ si è subito messo a strillare che “bisogna rivotare”. Anche il presidente nazionale del PLR ha detto, nelle scorse settimane, che “bisogna rivotare”. Alti esponenti PLR, PPD – come il Senatore Pippo Lombardi, capogruppo alle Camere federali – e ovviamente P$ si sono iscritti ai gruppuscoli di sabotaggio della volontà popolare: quelli finanziati dal miliardario residente negli USA (dove paga le tasse costui?). Senza dimenticare che la catastrofica ministra del 5% Widmer Schlumpf siede in Consiglio federale solo perché ha avuto l’appoggio del PPD.
Queste cose vanno tenute ben presente in vista delle elezioni federali di ottobre.
Neanche un voto agli spalancatori di frontiere e a chi promuove l’invasione di padroncini e frontalieri!
Lorenzo Quadri