L’ex partitone sempre a sostegno dell’invasione da sud. Ecco la mozione sulle auto

Come sappiamo e purtroppo vediamo tutti i giorni, l’esplosione del numero dei frontalieri ha effetti deleteri anche sulla viabilità. Ormai i frontalieri hanno raggiunto quota 80 mila. E sono solo quelli ufficiali: sul “nero” ovviamente le cifre non ci sono.

La conseguenza di questa situazione è che autostrade e strade scoppiano. Grazie partitocrazia! Dimezzando il numero dei frontalieri, non ci sarebbe bisogno nemmeno del contestato potenziamento autostradale tra Lugano e Mendrisio (POLUME). Da sottolineare che, come conferma anche il più recente studio condotto sul tema, i permessi G che arrivano qui in auto viaggiano uno per macchina. Eppure, invece di limitare l’invasione da sud ed il conseguente intasamento autostradale, il Dipartimento Simonetta, imbevuto di ideologia immigrazionista ro$$overde, lascia che il numero dei frontalieri continui ad esplodere e poi pretende di limitare la mobilità degli svizzerotti. A tal proposito, pensando che faccia figo,  si serve di misure dai nomi inglesi: come il road pricing, il mobility pricing  e il car pooling.  Ad esempio: a partire dall’anno prossimo, il DATEC tramite ordinanza vuole dedicare delle aree di posteggio esclusivamente a chi condivide l’auto. Non si tratta di creare nuovi stalli – non sia mai! – bensì di riconvertire quelli esistenti. Ciò significa eliminare possibilità di posteggio nei centri urbani. 

Il car pooling si cominci ad imporlo ai frontalieri quando varcano il confine! E’ da lì che viene il problema, tristemente noto, dell’intasamento di certe tratte stradali! 

Auto privata per lavorare

Secondo la ministra di giustizia PLR Karin Keller Sutter, 80mila frontalieri in Ticino sono una figata pazzesca. Di limitazioni ai permessi G tramite clausola di salvaguardia del mercato del lavoro ticinese, la Ka-Ka-eS non ne vuole sapere. Anzi: il governicchio federale intende addirittura introdurre nuove agevolazioni per le aziende che assumono frontalieri. Nuocendo ulteriormente alla viabilità.

Tale Martin Schmid (Martin chi?) – guarda caso ancora un PLR, nel concreto consigliere agli Stati del Canton Grigioni – ha infatti presentato una mozione per chiedere che i frontalieri possano usare l’auto privata anche a scopo professionale. Cosa che oggi di regola non possono fare. Il veicolo privato estero può essere utilizzato per raggiungere il posto di lavoro, ma non durante il tempo lavorativo. Questo significa che per gli spostamenti professionali il frontaliere deve servirsi di un veicolo aziendale.  

La situazione attuale, deplora il Martin nel suo atto parlamentare, causa costi e difficoltà logistiche alle aziende che assumono frontalieri, le quali devono dotarsi di veicoli aziendali e dei sufficienti spazi di parcheggio. Il grigionese chiede quindi una modifica delle disposizioni doganali con l’obiettivo di consentire anche ai frontalieri ed ai soggiornanti settimanali di utilizzare l’auto per lavorare. “I richiesti adeguamenti delle disposizioni doganali non solo migliorerebbero le condizioni commerciali delle ditte interessate, ma rafforzerebbero anche la certezza del diritto per i lavoratori e i datori di lavoro”, scrive senza imbarazzo il senatore liblab nel suo atto parlamentare. 

Affari loro

Qui qualcuno non è bene in chiaro. Sicché noi dovremmo fare dei regali alle ditte che assumono frontalieri, magari solo frontalieri, invece di far lavorare svizzeri? Stiamo scherzando? Se queste aziende sono in difficoltà, peggio per loro! Il fatto che il residente possa usare l’auto privata anche per lavorare costituisce un piccolo vantaggio competitivo. Il Martin però lo vorrebbe abolire: così far lavorare frontalieri diventa sempre più interessante! E’ inoltre chiaro che, con la modifica proposta dal politicante liblab, i frontalieri che arrivano al lavoro uno per macchina, e non con i mezzi pubblici, aumenteranno ancora di più. Verranno addirittura incoraggiati a farlo dai datori di lavoro, per risparmiare sui veicoli aziendali. Assumere frontalieri che si possono spostare per lavoro con la propria auto sarà il non plus ultra! Eccole qua, le grandi pensate degli esponenti del PLR, partito che ha sempre agevolato l’invasione da sud, come ben testimoniano le esternazioni della sua “ministra” Ka-Ka-eS sugli 80mila frontalieri in Ticino che sarebbero “un successo”!

L’unico sì

Ora, i soldatini al parlatoio federale hanno facoltà di proporre ogni sorta di boiata tramite atto parlamentare. Ad esempio, una kompagna P$ vorrebbe che la Confederella utilizzasse nelle comunicazioni ufficiali la “lingua trans-inclusiva” (quella che fa terminare le parole con asterisco). E’ tuttavia raro che il governicchio federale proponga di dar seguito ad una mozione. In genere risponde njet a tutto. Ed invece proprio la mozione-ciofeca di Martin Schmid costituisce una delle rare eccezioni a cui il governicchio dice di sì! Ma sa po’?

Speriamo che la maggioranza del parlatoio avrà la decenza di asfaltare la mozione in questione, ma non ci facciamo illusioni. Avanti, continuate a votare per l’ex partitone, così porta avanti le modifiche di legge per agevolare le aziende che si farciscono di frontalieri! Mentre per i cittadini svizzeri, una cippa!

Lorenzo Quadri