Svizzerotti fessi infinocchiati ancora una volta: grazie, Consiglio federale!

 

La presa per i fondelli ai danni degli svizzerotti fessi e calabraghe continua ad oltranza! Nei giorni scorsi l’Ecofin, ossia il gremio che riunisce i ministri delle finanze degli Stati della fallita UE,  ha stilato le liste nere e grigie dei “paradisi fiscali”.  Come sappiamo, la Svizzera si trova nei paesi della  “lista grigia”: ossia quelli da tenere “sotto osservazione”. Perché si tratta di presunti Stati canaglia!

Applausi a scena aperta

Applausi a scena aperta per i camerieri dell’UE in Consiglio federale! Solo pochi giorni prima hanno deciso di versare a Bruxelles la somma spropositata di 1.3 miliardi di Fr di proprietà del contribuente svizzero (altro che la fanfaluca del “miliardo di coesione”, quando la cifra è un miliardo e un terzo: se si volesse arrotondare, allora bisognerebbe parlare di un miliardo e mezzo). Un regalo natalizio, fatto con i nostri soldi – che poi vengono a mancare altrove – a titolo puramente volontario. Ed i risultati di questa generosa donazione già cominciano ad arrivare a pochi giorni distanza. L’Ecofin sbatte gli svizzerotti nella lista grigia dei paradisi fiscali!

Piazza finanziaria sfasciata

Ecco a cosa serve regalare miliardi ai balivi di Bruxelles, ecco cosa ci si guadagna ad asservirsi a chi pretende di comandare in casa nostra. La catastrofica ex ministra del 5% Widmer Schlumpf ha svenduto il segreto bancario svizzero senza alcuna contropartita. Intanto i paesi esteri, a cominciare da quelli che starnazzavano contro la Svizzera, si sono tenuti ben stretti i propri paradisi fiscali. Risultato? La piazza finanziaria ticinese ha perso in 15 anni 2712 posti di lavoro (dati dell’Ufficio cantonale di statistica) grazie alle geniali iniziative di Widmer Schlumpf ed alla partitocrazia che le reggeva la coda. Mentre la stampa di regime, a cominciare dall’emittente di sedicente “servizio pubblico”, faceva il lavaggio del cervello agli svizzerotti: con la fregnaccia delle “decisioni ineluttabili” (balle di fra’ Luca!) sdoganava lo scempio commesso dai politicanti.

Va da sé che il triciclo PLR-PPD-P$ non ha fatto un cip davanti all’ecatombe occupazionale sulla piazza finanziaria. I partiti $torici se ne sono sbattuti alla grande!

Si insiste con il regalo?

La Svizzera, grazie all’ex ministra del 5% ed alla partitocrazia cameriera dell’UE, è corsa a genuflettersi ai diktat di Bruxelles sacrificando una delle proprie principali risorse (la piazza finanziaria) e generando migliaia di disoccupati.  Il Consiglio federale, oltre a calare le braghe davanti a qualsiasi pretesa dei suoi padroni di Bruxelles, i quali più ottengono più pretendono, adesso vorrebbe pure regalargli 1,3 miliardi di franchi. Senza che ci sia alcun obbligo e senza uno straccio di contropartita. Qual è il ringraziamento? La Svizzera si ritrova sulla lista grigia dei paradisi fiscali!

A questo punto, una domandina facile-facile nasce spontanea: con la Confederella trattata per l’ennesima volta da “Stato canaglia”, gli scienziati del Consiglio federale vogliono ancora regalare all’UE 1,3 miliardi? Purtroppo temiamo di conoscere la risposta…

Lorenzo Quadri