Basta tartassare, sì all’iniziativa della mucca da mungere!

Nell’ultima sessione estiva, il Consiglio nazionale ha detto njet all’iniziativa della mucca da latte, ossia a quell’iniziativa popolare che chiede che i fondi prelevati agli automobilisti siano destinati alla strada e non vengano in buona parte, come accade ora, deviati altrove. In particolare nelle casse generali della Confederazione, le quali si cuccano ogni anno 1.5 miliardi extra grazie a questi arzigogolati travasi.

 

Il saccheggio

Il problema è che nel corso degli anni e dei decenni i flussi dei soldi prelevati ai conducenti tramite balzelli vari si sono complicati oltre ogni dire. Fino a diventare un mostruoso garbuglio, con finanziamenti trasversali da tutte le parti.

Il problema è anche che si continua a mungere gli automobilisti (da qui il paragone con la mucca) ma i soldi per le strade mancano sempre. La rete viaria nazionale è da tempo giunta al limite delle proprie capacità: i continui blocchi e codazzi lo dimostrano. Urge intervenire. Ma mancano i fondi.

Infatti, a furia di venire saccheggiata per “altri scopi”, la cassa stradale piange. Come rimpinguarla? La soluzione del Consiglio federale (sostanzialmente della Doris uregiatta) è decisamente di comodo: andiamo a tartassare ancora di più gli automobilisti tramite ulteriore aumento di 6 centesimi della sovrattassa sui carburanti. Eh no, non ci siamo!

La ministra PPD continua ad inventarsi nuove tasse. Ha tentato con la vignetta autostradale a 100 Fr, ed è stata mazzuolata dalle urne. Ha introdotto una nuova imposta per finanziare la SSR, che è passata per il rotto della cuffia a livello nazionale; il Ticino, malgrado i ricatti ed i lavaggi del cervello, ha avuto il coraggio di dire no.

Adesso ci si ritenta con la pillola sulla benzina. E’ ora di dire basta.

 

Trasparenza solo quando fa comodo…

La nuova ed ulteriore mungitura degli automobilisti è insostenibile, proprio perché la strada sarebbe ampiamente in grado di autofinanziarsi se le entrate generate dal settore non venissero travasate altrove. E specialmente nelle casse generali della Confederazione, in ragione di 1.5 miliardi di Fr all’anno.

L’iniziativa della mucca da mungere, vituperata dalla maggioranza della Berna federale come un atto al limite del criminoso, serve dunque due obiettivi: trasparenza (basta con il caos gestionale) e causalità (i soldi degli automobilisti vengono utilizzati a vantaggio degli automobilisti).

Si tratta di due principi su cui i politikamente korretti amano montare la panna ad oltranza. Solo quando fa comodo, però. Quando non fa comodo, vengono calpestati senza remore. Ne abbiamo qui l’ennesima dimostrazione. Pur di tartassare l’automobilista cattivo, si fa strame di ogni trasparenza e si getta nel water il principio di causalità.

 

Cattivi e viziosi

Gli automobilisti sono cattivi e viziosi per definizione; ragion per cui ogni sopruso nei loro confronti si ammanta di politikamente korretto. Il demenziale programma Via Sicura ne è un esempio: in base ad esso, un eccesso di velocità senza conseguenze viene sanzionato più duramente di una rapina. Se il “bravo giovane” straniero che in quel di Paradiso ha investito di proposito un poliziotto con il suo SUV avesse infranto il limite di velocità in autostrada, si sarebbe beccato una pena ben più dura di quella che gli è stata erogata.

Allo stesso modo, tassare gli automobilisti  viziosi oltre ogni ragionevolezza diventa cosa buona, giusta e moralmente corretta. E a giustificazione dell’ingiustificabile si adducono argomenti surreali. Ad esempio: visto che le nuove auto consumano meno benzina, le entrate diminuiscono e quindi (?) bisogna aumentare i balzelli. Ah, bene: adesso anche consumare poco è una colpa. Ma come, mica dicevano “comprate auto ecologiche che risparmiate sulla benzina”? E le auto elettriche che di carburante non ne consumano proprio? In arrivo balzelli anche lì.

 

Votazione nel 2016

La votazione sull’iniziativa della mucca da mungere è agendata per il 2016. Come sempre quando ha torto, il Consiglio federale non mancherà di combatterla a suon di minacce e ricatti. Di questo tenore gli interventi che si sono sentiti prima nelle commissioni dei trasporti delle due camere, poi in plenum. Per la serie: se mancheranno 1,5 miliardi di Fr dalle casse federali taglieremo su esercito, scuola, ricerca, agricoltura. Con un budget della Confederazione di 66 miliardi, che si debba tagliare proprio nei settori indicati è solo l’ennesima fregnaccia. Perché non tagliamo, ad esempio, sugli aiuti all’estero e sull’asilo?

Il giochetto è quasi puerile: sapendo che i promotori dell’iniziativa provengono da aree politiche che sostengono anche l’esercito, ecco che tentano di mettere in competizione automobili e sicurezza. Non è così che funziona. E’ ora di finirla con le mungiture sconsiderate di chi ha bisogno dell’automobile per lavorare, ed è anche ora di finirla con l’ipocrisia della trasparenza e della causalità solo quando fa comodo. Sì all’iniziativa della mucca da mungere (che oltretutto ha anche un logo simpatico)!

Lorenzo Quadri