Il servizio sul Ticino del foglio romando è una pacchiana marchetta antileghista

 

Clamorosa “figure de palte” del quotidiano Le Temps, che con il suo servizio (?) sul Ticino ha dato una prova di plateale faziosità. Un contributo, quello pubblicato la scorsa domenica, che nulla ha a che vedere con il giornalismo, trattandosi invece di pacchiana marchetta antileghista. Presto, un Pulitzer!

“Checché ne dica la Lega, il Ticino va bene” titolava senza pudore il foglio romando sette giorni fa. Invasione di frontalieri, soppiantamento, dumping salariale? Tutte balle populiste! Il Ticino va a meraviglia! Sì certo, come no! Andate a raccontarle ai ticinesi in disoccupazione ed in assistenza queste fregnacce radikalchic, poi vedrete cosa vi rispondono! Ma è nella scelta dei soggetti intervistati per descrivere la situazione del nostro Cantone che Le Temps dà il meglio (si fa per dire) di sé: l’avvocato Bernasconi (quello del finto Mattino, del finto Dieci Minuti e di BrutTicino); il politologo (?) kompagno  Nenad Stojanovic (non patrizio di Gandria); il direttore dell’IRE Rico “E’ solo una percezione” Maggi, quello che fa realizzare gli studi farlocchi sul frontalierato a ricercatori frontalieri; ed infine Lillo Alaimo, direttore del Caffè della Peppina, il domenicale contro il Ticino creato con la missione, miseramente fallita, di affossare il Mattino e la Lega! Tutti interlocutori con una visione oggettiva, equanime e sopra le parti! Come no!

E’ già Carnevale?

E’ evidente che l’obiettivo dei redattori di Le Temps non era affatto quello di fornire ai lettori un quadro fedefacente della situazione del Ticino, ma solo quello di veicolare le fantasie di alcuni “campioni di antileghismo” che contano come il due di briscola e che rappresentano al massimo loro stessi! Sentite infatti la dichiarazione dell’avv. Bernasconi a proposito della Lega: questo movimento xenofobo e antidemocratico è riuscito a uccidere tutta l’opposizione”. Uhhh, che pagüüüraaa! La partitocrazia del triciclo PLR-PPD-P$ sarà senz’altro entusiasta di questo necrologio! La Lega antidemocratica? Detto da chi figura tra i promotori dell’iniziativa del Vicolo cieco, lanciata praticamente all’indomani del 9 febbraio 2014 per cancellare il “maledetto voto” sgradito agli spalancatori di frontiere… Il neo-svizzero Stojanovic, che tra l’altro da anni non abita nemmeno più in Ticino, rincara: “la Lega ha instaurato un clima di terrore nel Cantone (?) in quanto nessuno osa attaccarla apertamente per paura di finire sulle pagine del Mattino”. Sì bravo Nenad, applausi a scena aperta! La Lega come Robespierre! E per finire in bellezza, il buon Lillo Alaimo di origine sicula il quale pontifica: “il vero Ticino è quello dell’apertura”.

Certo che con simili nemici la Lega può dormire tra quattro guanciali: ogni volta che costoro aprono bocca, l’odiato Movimento guadagna punti.

Ticino come la Bulgaria?

Lasciamo ai lettori giudicare se quanto propinato da Le Temps ai suoi lettori non sia semplicemente ridicolo: a leggere certe esternazioni, sembra che il Ticino sia una specie di Bulgaria con la Lega al 90%! Chi, diversamente dal fazioso foglio romando, ha un minimo di conoscenza di questo Cantone, sa bene che le cose non stanno proprio così…

Fa comunque specie che Le Temps abbia deliberatamente  scelto di gettare nella “chaise percée” la propria credibilità con un simile servizio-ciofeca, antileghista ed anti-Ticino. E’ ovvio che c’entra l’elezione del successore di Burkhaltèèèr…

Lorenzo Quadri