Ma il vero problema è la libera circolazione, voluta dai partiti storici

 

Dopo tanti patemi d’animo, anche il Consiglio nazionale ha approvato, con 110 favorevoli, 86 contrari e 2 astenuti, la legge sul lavoro distaccato. Si tratta di quella legge, fortemente voluta dal Ticino, e per cui la Deputazione ticinese a Berna si è battuta, che permette la proroga agevolata dei contratti normali di lavoro, e prevede pure un inasprimento delle sanzioni in caso di violazione.

Contraria la maggioranza del gruppo Udc (ovviamente non gli esponenti ticinesi, che hanno votato Sì) e PLR. L’opposizione del gruppo Udc ha una sua semplice spiegazione. La teoria è questa: visto che il problema è la libera circolazione incontrollata, bisogna intervenire lì. Il resto sono cerotti sulla gamba di legno.

Non  facciamoci illusioni

E’ vero che il problema è la libera circolazione senza limiti. Quindi, è inutile che i kompagni spalancatori di frontiere, il PPD  e parte del PLR, da un lato sabotino il “maledetto voto” del 9 febbraio con compromessi-ciofeca anticostituzionali, e poi tentino di rifarsi una verginità approvando misuricchie accompagnatorie! Lo stesso discorso, è evidente, vale a livello cantonale.  Infatti i becchini del 9 febbraio sono gli stessi che volevano affossare l’iniziativa “Prima i nostri” tramite un controprogetto all’aria fritta. Questi signori dei partiti storici non vogliono limitare la libera circolazione delle persone, e quindi gli sta bene l’invasione di frontalieri e padroncini.  Di conseguenza, tentano di sviare l’attenzione, montando la panna sulla nuova legge sul lavoro distaccato. Che è, intendiamoci, una cosa positiva. Ma si tratta solo di un passettino avanti. La Lega l’ha sostenuta, con convinzione, ma cosciente della reale portata, che è limitata. Ogni piccolo miglioramento è importante ed è meglio che niente. Ma non illudiamoci che la nuova legge cambierà la faccia del Cantone.

Applicare i voti popolari

Oltretutto è “lievemente bizzarro” che partiti come il P$$ ed il PPD adesso si gargarizzino con la nuova legge sui distaccati e quindi con le misure accompagnatorie. Però nel compromesso-ciofeca sul 9 febbraio mica si sono sognati di potenziarle.

E’ il colmo: il triciclo ex partitone – PPDog – P$ nella sua lozza anticostituzionale ha inserito, pensando di poter prendere la gente per i fondelli, solo misuricchie di diritto interno, che non necessitavano affatto di un voto popolare. E non ha neppure potenziato le misure accompagnatorie.

Dunque: è giusto essere soddisfatti per l’entrata in vigore della legge sui lavoratori distaccati. Ma nessuno sogni di usarla come pretesto per pulirsi la coscienza. Il vero lavoro è ancora tutto da fare: leggi attuazione (vera) del 9 febbraio e di Prima i nostri.

Lorenzo Quadri