Le ecotasse, se approvate, diventeranno sempre più care: sono solo l’inizio del salasso!

Ormai mancano solo poche ore alla chiusura delle urne. Chi non l’avesse ancora fatto, ha tempo ancora fino a mezzogiorno per votare NO alla nuova legge sul CO2. Ogni voto è importante! Secondo gli ultimi sondaggi, per quel che contano, i NO sarebbero infatti in ripresa. Quindi, non facciamoci sfuggire un’occasione unica!

La nuova legge sul CO2, come dice il nome, è una legge “nuova”. Ma una legge sul CO2 l’abbiamo già. Ed è una delle più severe del globo. Quindi, le teorie della kompagna Simonetta Sommaruga (in passato socialdemocratica moderata, oggi riciclatasi in estremista ro$$overde pro-cadrega) secondo la quale, cadesse la legge in votazione, la Svizzera “non farebbe nulla per il clima”, sono delle semplici balle di fra’ Luca. Si sta già facendo, eccome che si sta facendo! Senza contare che la transizione ecologica (pannelli solari, termopompe, veicoli ibridi o elettrici, e via andando) è in atto da tempo. Anche senza bisogno di mazzuolare la popolazione con tasse, balzelli e divieti in tempo di crisi nera!

Informazioni farlocche

Ricordiamoci che la nuova Legge sul CO2, se approvata, costerà alle economie domestiche svizzere migliaia di franchi all’anno. La storiella dei 100 Fr annui è una plateale menzogna. A questo punto, visto che va di moda (vedi l’iniziativa del club degli ex procuratori ro$$i in merito ad un altro tema in votazione oggi, ovvero la legge antiterrorismo) si potrebbe chiedere l’annullamento della consultazione perché le informazioni ufficiali sono taroccate. E che dire delle panzane sui ghiacciai? Questi ultimi hanno cominciato a sciogliersi dopo la fine della piccola era glaciale (quindi da metà ottocento circa). Il fenomeno continuerà almeno fino ad inizio del prossimo secolo. I cambiamenti climatici ci sono sempre stati. Nel Medioevo faceva più caldo, poi le temperature sono scese e adesso risalgono.

Altro che “moderata”!

La nuova Legge sul CO2 non è “moderata”. E’ una legge estrema, voluta dalla $inistra ro$$overde, davanti alla quale il sedicente “centro” si è – come di consueto – chinato a 90 gradi. Farà aumentare in modo massiccio i costi della mobilità e dell’alloggio, e quindi i costi della vita. Penalizzerà l’economia generando ulteriore disoccupazione. Sarà una vera legnata per le regioni periferiche. E’ una legge fatta da ricchi che vivono in città per i ricchi che vivono in città. Zone urbane contro campagne: uno scenario già visto (vedi le votazioni sul “lupo”) e che di svizzero non ha nulla. Del resto, è la legge della $inistra antisvizzera.

Legge antisociale

La Legge sul CO2 è l’ennesimo frutto avvelenato del mantra “chi inquina paga”: lo stesso che sta alla base dei fetidi balzelli sul rüt. “Chi inquina paga” vuole anche dire che chi può pagare può permettersi di inquinare.

Ma il cittadino a reddito medio e basso che ha bisogno di spostarsi in auto per andare al lavoro, non avrà scelta: dovrà continuare a farlo, pagando di più. Dovrà anche continuare a scaldare la casa; anche in questo caso pagando di più. Risultato: svizzeri sempre più poveri, senza alcun vantaggio ambientale! Al milionario, invece, se la benzina diventa più cara importa ben poco.

Solo l’inizio

E, perché sia chiaro a tutti. La nuova Legge sul CO2 non è certo un punto d’arrivo. E’ solo un punto di partenza. Una volta approvata, verrà continuamente inasprita. E presto verranno tassate anche le magnificate vetture elettriche: elettriche o no, sempre di auto si tratta. E la $inistra ro$$overde – quella che schiaccia gli ordini al sedicente “centro” – odia le automobili e gli automobilisti per partito preso.

In questo senso è indecoroso che il TCS, Touring Club Svizzero, evidentemente infiltrato da politichetti della casta, si schieri a sostegno di una legge voluta per mazzuolare gli automobilisti. Quelli che il Club citato dovrebbe difendere. Gli associati meditino; specie quando si tratterà di rinnovare la tessera.

Senza contare che un Sì alla rovinosa legge sul CO2 darà poi la stura ad una serie di altre misure vessatorie ai danni degli automobilisti: leggi road-pricing, mobility-pricing e tutta la lunga serie di boiate-pricing con cui la casta ama riempirsi la bocca.

Giù dal pero!

Se qualcuno si immagina che gli ecoisterici si accontenteranno della legge sul CO2, farà meglio a scendere dal pero. E se qualcuno immagina che il tandem PLR-PPD non calerà di nuovo le braghe davanti alle crescenti pretese degli ecoisterici… idem con patate. I sedicenti paladini del clima se ne servono come pretesto per gonfiare sempre più lo Stato e “superare il capitalismo”. Perché costoro sono come le angurie: verdi fuori ma ro$$i, ro$$i$$imi dentro. Ed anche con i semi neri.

Infine, ribadiamo per l’ennesima volta: la Svizzera produce meno dell’uno per MILLE del CO2 a livello mondiale. Se anche domani smettesse di punto in bianco di emetterne, a livello climatico cambierebbe zero.

C’è ancora qualche ora di tempo per sventare l’ennesima rapina ai danni dei cittadini. Non sprechiamola!

Lorenzo Quadri