Partitocrazia allo sbando: nessun gesto a sostegno delle vittime delle aggressioni
Nel Belpaese la legge che prevede il potenziamento del diritto alla legittima difesa verrà con tutta probabilità votata ed approvata dalla Camera la prossima settimana. Da notare che la norma italiana prevede di rafforzare il diritto alla legittima difesa non solo di chi viene aggredito nella propria abitazione, ma anche sul luogo di lavoro.
Per contro, alle nostre latitudini il triciclo PLR-PPD-P$$ si è espresso controil potenziamento del diritto alla legittima difesa, anche se limitato alle vittime di aggressioni in casa.
In altre parole: la partitocrazia si schiera dalla parte degli aggressori e contro gli aggrediti. Perché la partitocrazia vuole cittadini inermi in balia dei delinquenti. Non a caso sempre il triciclo ha calato le braghe davanti alla direttiva disarmista dell’UE che colpisce le armi detenute legalmente dai cittadini onesti. Mentre i criminali, che le loro armi se le procurano sul mercato nero, se la ridono a bocca larga.
Iniziativa bocciata a Berna
Alle Camere federali il triciclo PLR-PPD-P$ è dunque riuscito nella brillante impresa di votare contro l’iniziativa, presentata da chi scrive, che chiedeva di potenziare il diritto alla legittima difesa di chi viene aggredito in casa propria.
Già oggi chi eccede nella legittima difesa “per scusabile eccitazione o sbigottimento” non è colpevole. L’iniziativa proponeva di aggiungere una disposizione in base alla quale “se un terzo si introduce senza diritto in un’abitazione, l’eccitazione del proprietario/inquilino è scusabile e il suo sbigottimento presunto”.
Perfino davanti ad una proposta moderata di questo tipo – mica si è chiesta la licenza di aprire il fuoco su tutto quello che si muove! – il triciclo si è messo a starnazzare al “Far West” (?) ed ha detto njet. Partiti $torici dalla parte degli aggressori invece che da quella delle vittime: bravi, avanti così!
L’incresciosa vicenda risale al marzo dello scorso anno. Ma è bene ricordarsene, visto che si avvicinano le elezioni. Non solo quelle cantonali, ma anche quelle federali.
In Ticino iniziativa popolare
Anche a livello cantonale la legittima difesa è un tema di attualità. Nel 2016 il Guastafeste ha presentato un’iniziativa popolare, appoggiata dalla Lega, che chiede che alla vittima di un’aggressione, accusata di eccesso di legittima difesa e poi assolta (o nei cui confronti il procedimento penale è stato abbandonato) venga rimborsata l’integralità delle spese sopportate.
Si tratta anche in questo caso di una proposta “minimalista”, ma è quel che si può a fare a livello cantonale per potenziare il diritto alla legittima difesa. Il tema è infatti regolato dalla legge federale. Abbiamo visto che a Berna il triciclo PLR-PPD-P$$ non ne vuole sapere di potenziare il diritto alla legittima difesa. Lo stesso scenario si sta ora verificando anche in Ticino con l’iniziativa popolare del Guastafeste.
Il triciclo non firma
Di questa iniziativa popolare si sta occupando la Commissione della Legislazione del Gran Consiglio. La deputata leghista Sabrina Aldi ha preparato un controprogetto che riprende i punti essenziali dell’iniziativa. Il rapporto è pronto ma mercoledì scorso, in occasione della seduta settimanale della Legislativa, gli esponenti del triciclo non hanno voluto sottoscriverlo. Gli uccellini cinguettano che l’ex partitone vorrebbe presentare un rapporto contrario all’iniziativa. Ma evidentemente non intende presentarlo ora. Chiaro: non vuole farsi “catar via” a dire No all’iniziativa prima delle elezioni, poiché ciò potrebbe comportare ripercussioni negative.
Sicché, gli esponenti del triciclo, PLR in primis, si guardano bene dal venire adesso a dire pubblicamente che si oppongono perfino ad un piccolo potenziamento del diritto alla legittima difesa. Dunque vorrebbero turlupinare l’elettorato imboscando la spinosa questione fino alle elezioni per poi uscirsene solo dopo con l’impopolare njet. Passata la festa, gabbato lo santo. Signori, ma chi pensate di prendere per il lato B?
Tenere a mente
Il rifiuto di firmare il rapporto Aldi dice già tutto. Il triciclo PLR-PPD-P$$ non ne vuole sapere di potenziare il diritto dei cittadini di difendersi dalle aggressioni in casa propria. Non ne vuole sapere a Berna e non ne vuole sapere nemmeno a Bellinzona. Ricordarsene prima di compilare la scheda elettorale.
Lorenzo Quadri