La $inistra vuole il voto ai 16enni, ed il “centro” – sempre più succube – si accoda
Il Consiglio nazionale infila una cappellata dietro l’altra.
Dalle elezioni dello scorso ottobre la Camera bassa, come sbrodola la stampa di regime, è diventata “più di $inistra e più femminile”. Ed infatti non c’è un dibattito che sia uno, su un qualsiasi argomento, in cui non arrivi il soldatino o la soldatina di turno a montare la panna a sproposito sul “clima” o sulla “parità di genere”.
“Centro” supino
L’ultima boiata in ordine di tempo è l’approvazione di un’iniziativa parlamentare, naturalmente di $inistra, che vuole concedere il diritto di voto (ma non l’eleggibilità) ai 16enni.
A sostenere la “cagata pazzesca” (cit. Fantozzi) oltre alla gauche-caviar compatta (tra i verdi, i ro$$i ed i verdi liberali non c’è alcuna differenza; mai) anche parecchi deputati del cosiddetto “centro”. A dimostrazione di come PLR e PPD siano sempre più supini ed asserviti alla $inistra (basti pensare alla posizione di ex partitone ed uregiatti a favore dei demenziali ecobalzelli, oltre che delle frontiere spalancate).
Evidentemente, per diventare realtà, il voto a 16 anni dovrebbe passare al Consiglio degli Stati ma soprattutto in votazione popolare. Sarebbe infatti necessaria una modifica della Costituzione.
Interessi di parte
La proposta è piena di contraddizioni: i 16enni potrebbero eleggere ma non essere eletti; potrebbero votare ma non sarebbero in possesso dei diritti civili; eccetera eccetera. Ma, al di là di questo, è fin troppo facile capire gli intenti di politichetta che stanno dietro a questa ennesima baggianata.
L’iniziativa parlamentare per il voto ai sedicenni, ma tu guarda i casi della vita, è stata presentata da una deputata Verde-anguria di origine turca. Non certo per caso.
I $inistrati, oltre che ai sedicenni, vogliono estendere il diritto di voto agli stranieri. In più, sono fautori delle naturalizzazioni facili di stranieri non integrati. Questo perché, per far passare le loro politiche antisvizzere, hanno bisogno del voto dei non svizzeri. Del resto, non si capisce come possa un cittadino elvetico votare per un’area politica che:
- Punta all’adesione all’UE (figura nel suo programma);
- manda a Berna deputati con doppiopassaporto che dichiarano pubblicamente che “la Svizzera non esiste”;
- vuole permettere agli islamisti di farsi largo in casa nostra nel nome del fallimentare multikulti;
- pretende di tenere in Svizzera tutti i delinquenti stranieri;
- eccetera eccetera.
Le schede dei “gretini”
Con il voto ai sedicenni, i $inistrati sperano di accattarsi le schede dei “gretini” che bigiano le lezioni per manifestare sul clima. In generale, più i votanti sono giovani, più sono manipolabili dalla scuola ro$$a, la quale ha ormai perso ogni ritegno. Vedi ad esempio l’agenda di propaganda politica ro$$overde pro-isterismo climatico con cui il DECS targato P$ vuole indottrinare i ragazzini delle medie. Ma al proposito il sedicente centro tace. A partire dal PLR che ha diretto il DECS per decenni. I soldatini preferiscono starnazzare per lo spot Udc sull’iniziativa per la limitazione. Oppure tentare di scatenare una shitstorm (=tempesta di cacca) sull’odiato leghista Norman Gobbi, reo di effettuare dei controlli prima di rilasciare o rinnovare i permessi di dimora o di domicilio.
A due velocità?
E’ evidente che i $inistrati, quando propongono il voto agli stranieri o ai sedicenni, hanno in mente solo il proprio programma di rottamazione della Svizzera.
A proposito: se secondo la gauche-caviar a 16 anni si è abbastanza maturi per votare, allora lo si è anche per far fronte alle conseguenze delle proprie azioni; in particolare se criminose. Invece, quando si tratta di inasprire le pene per i giovani delinquenti, che spesso e volentieri sono stranieri, i kompagni si mettono a strillare. Coerenza, questa sconosciuta!
Lorenzo Quadri