Contro l’iniziativa “Per la limitazione”, l’offensiva delle statistiche farlocche
Quando si dice la propaganda di regime! Ad inizio della scorsa settimana, abbiamo sentito la stampa al servizio della partitocrazia che si esaltava perché a giugno la disoccupazione in Svizzera sarebbe leggermente diminuita, e meglio dello 0.2% rispetto a maggio (dal 3.4% al 3.2%). Su tale dato statistico sono stati montati ettolitri di panna, fino a farla diventare burro Floralp. L’obiettivo dell’operazione è evidente: far credere che la situazione sul nostro mercato del lavoro, malgrado il lockdown da stramaledetto virus cinese, non sia poi così tragica come “qualcuno” (i soliti populisti e razzisti) vuole far credere. E dunque, se la disoccupazione diminuisce (?), vuol dire che la devastante libera circolazione delle persone non è un problema. E che non c’è bisogno di ridurre l’immigrazione.
Come da copione, la RSI sul dato appena citato si esaltava in sommo grado.
La realtà è diversa
Peccato che, ancora una volta, la realtà sia ben diversa dalla propaganda della casta. Tanto per cominciare, le cifre della SECO come ben sappiamo sono taroccate, poiché contemplano solo il numero dei senza lavoro iscritti agli URC. Ma questi sono ben lungi dall’essere la totalità dei disoccupati. Paragonare un mese con l’altro per arrivare al famoso calo dello 0.2% utilizzato a scopi propagandistici è, inoltre, un trucchetto da tre e una cicca. Il paragone va fatto, semmai, tra un anno e l’altro. Non tra un mese e l’altro. Tanto più che la disoccupazione parziale (o lavoro ridotto che dir si voglia) è ancora in vigore. E quando finirà…
Se si confronta il giugno del 2020 con quello del 2019, allora ci si accorge che la disoccupazione è aumentata di oltre il 55%!
E allora, altro che manipolare le informazioni in vista della votazione del 27 settembre: è evidente che la situazione sul mercato del lavoro è tale da rendere assolutamente improponibile la continuazione della libera circolazione delle persone.
Per mantenere gli impieghi in Svizzera, inoltre, lo Stato dovrà investire di più. I soldi necessari verranno prelavati dagli aiuti all’estero: ricordiamo che, in occasione della sessione estiva delle camere federali, la partitocrazia a questa voce ha stanziato qualcosa come 11.25 miliardiper quattro anni. Ed i $inistrati ro$$overdi ne volevano addirittura 15! Alla faccia dei troppi svizzeri in difficoltà!
Strane amnesie
Del resto, sempre per puntellare la devastante libera circolazione, e quindi per tentare di affossare l’iniziativa Per la limitazione su cui appunto voteremo il 27 settembre, la casta racconta pure la fregnaccia secondo la quale senza la libera circolazione ci ritroveremmo con le frontiere chiuse come durante il lockdown. Balle di fra’ Luca! Ma naturalmente quello che la partitocrazia spalancatrice di frontiere si dimentica di dire è che ci siamo impestati a causa della libera circolazione. Questo sfigatissimo Cantone si è trovato ad essere una delle zone al mondo con il maggior numero di contagi e di morti perché il governicchio federale non ha chiuso per tempo le frontiere con l’Italia. Nelle ultime settimane i contagi sono tornati a risalire. Siamo passati dalla fase blu a quella arancione. Questo perché? Perché ci sono persone che vanno in vacanza all’estero in paesi a rischio e tornano contagiate. Spesso e volentieri si tratta di stranieri residenti in Svizzera (magari addirittura beneficiari di naturalizzazioni facili) che per nulla al mondo sono disposti a rinunciare alle vacanze al natìo paesello, malgrado tutte le esortazioni in senso contrario. E poi al rientro in Svizzera cercano degli escamotage per schivare la quarantena. Perché, ovviamente, viene svolta senza stipendio. E ci mancherebbe pure che chi, malgrado tutte le raccomandazioni, sceglie di trascorrere le vacanze all’estero in un paese a rischio venisse pure premiato con ulteriori 10 giorni di vacanza a casa, pagati.
La lezione
Il maledetto virus cinese una cosa ce l’ha insegnata. Meno gente arriva (o rientra) in Svizzera dall’estero, meglio è. Sia dal profilo occupazione che da quello sanitario!
La lezione della pandemia quindi è: via la libera circolazione delle persone e ritorno alla preferenza indigena! Swissexit!
Lorenzo Quadri