Visto che nei prossimi mesi i cittadini svizzeri saranno chiamati ad esprimersi sull’iniziativa popolare “contro l’immigrazione di massa”, lanciata dall’Udc, ecco che gli spalancatori di frontiere pro-sacoccia pensano bene di mettersi a spendere e a spandere in irritanti campagne pubblicitarie a sostegno della devastante libera circolazione delle persone.
Così, in varie postazioni ben visibili (i promotori possono permetterselo) sono comparsi stucchevoli cartelloni che rappresentano un albero stilizzato e uno slogan da presa per i fondelli: «La Svizzera sta meglio di altri anche grazie agli accordi bilaterali».
Al proposito è stato realizzato addirittura un sito, www.non-isoliamoci.ch, la cui traduzione italiana è, tra l’altro, zeppa di errori (“l’initiative UDC è inappropriata”, si declama con bella sicurezza).
Se grazie alla libera circolazione stiamo meglio, gli autori della campagna dovranno spiegare a tanti ticinesi, giovani e meno giovani, che si trovano in assistenza, mentre dei frontalieri lavorano al loro posto, come mai questo accade. La stessa spiegazione dovranno fornirla a tutti gli artigiani che versano in una situazione finanziaria disperata, e ovviamente a quelli che sono già falliti, a seguito dell’invasione di padroncini e distaccati. Che, come dimostra l’ultimo controllo effettuato alle dogane, lavorano tutti in nero.
A sostenere i più biechi luoghi comuni degli spalancatori di frontiere a vantaggio di chi assume frontalieri per lasciare a casa svizzeri e residenti, la consueta stucchevole sfilata di faccioni di esponenti dei partiti storici. Quanto ai contenuti della campagna, sembra di sentire le fanfaluche dei funzionari federali che, in perfetto stile “la voce del padrone”, in sommo sprezzo del ridicolo declamano giulivi: «immigrazione uguale ricchezza».
Naturalmente gli spalancatori di frontiere non potevano accontentarsi di queste perle di comunicazione, sicché nel loro sito si indignano perché l’iniziativa “contro l’immigrazione di massa” vuole porre dei limiti anche agli asilanti ed addirittura ai frontalieri! Inaudito! Scandaloso!
Sicché, secondo costoro, al frontalierato non bisogna porre alcun limite. Quindi va bene che il Ticino sia invaso da frontalieri e padroncini, va bene che in un anno si creino, sempre in Ticino, 3000 nuovi posti di lavoro mentre il numero di frontalieri aumenta di 6000 unità, e va pure bene che per fine 2013 ci ritroveremo con 35mila notifiche di padroncini. E’ uno scandalo che qualcuno osi pensare a delle limitazioni a questa splendida realtà che è la libera circolazione delle persone!
Una cosa hanno però dimenticato di scriverla, ossia il mitico slogan by Fulvio Pelli ai tempi della votazione sugli accordi bilaterali: «con la libera circolazione delle persone, i giovani ticinesi potranno trovare lavoro a Milano».
Se questi sono gli argomenti con cui i contrari pensano di combattere la sacrosanta iniziativa “contro l’immigrazione di massa”, ossia la difesa ad oltranza della libera circolazione delle persone ed il rifiuto scandalizzato di contingentare il numero dei frontalieri, l’iniziativa non poteva trovare dei migliori alleati.
Gli è che la libera circolazione delle persone ciurla sempre più nel manico. I kompagni, dopo aver sempre sostenuto ad oltranza la libera circolazione e chi si opponeva era un becero populista e razzista, adesso minacciano di rifiutarne l’estensione al nuovo stato membro UE, la Croazia.
Un njet popolare all’estensione della libera circolazione delle persone alla Croazia porterebbe probabilmente alla disdetta dei tutti gli accordi bilaterali.
Questo significa dunque che prossimamente ci saranno almeno due occasioni per far saltare, tramite votazione popolare, la libera circolazione delle persone. Si spera che gli elettori sapranno farne buon uso.
Lorenzo Quadri