O il devastante accordo con l’UE salta, o saremo invasi e dovremo mantenere tutti

Domenica 17 maggio si sarebbe dovuta tenere la votazione sull’iniziativa „Per la limitazione“, ovvero l’iniziativa popolare che prevede la disdetta della devastante libera circolazione delle persone.

Come sappiamo, la votazione è stata rinviata al 27 settembre perché i camerieri dell’UE in Consiglio federale temevano che l’iniziativa potesse passare “causa coronavirus”.

Questo è vero in particolare per il Ticino. Che, non ci stancheremo di ripeterlo, si è IMPESTATO con lo stramaledetto virus cinese per colpa delle frontiere spalancate con l’Italia. Frontiere che la partitocrazia eurolecchina ed i suoi soldatini in CF hanno istericamente rifiutato di chiudere per tempo. Perché, per costoro, i confini spalancati sono più importanti di qualsiasi cosa!

Dipendenza insostenibile

Per colpa della devastante libera circolazione delle persone, voluta dal triciclo PLR-PPD-P$ (Verdi-anguria ovviamente inclusi), in Ticino troppi datori di lavoro, invece di assumere ticinesi in base al sacrosanto principio del “Prima i nostri” (votato dal popolo ed inserito nella Costituzione), si sono farciti di frontalieri. In questo modo si sono resi dipendenti dal Belpaese. La pandemia ha dimostrato che questa situazione di dipendenza è inaccettabile e pericolosa. Quindi deve cessare quanto prima.

Ipocrisia scandalosa

In vista della votazione del 27 settembre, i camerieri di Bruxelles stanno già facendo propaganda a sostegno della libera circolazione. In quest’ottica vanno letti gli squallidi ricatti morali per convincere gli svizzerotti ad aprire le frontiere con il Belpaese, sciorinando lacrimevoli storielle  su coppiette che non si potrebbero vedere a causa dei valichi chiusi. Storie su cui naturalmente la stampa di regime, a cominciare dalla Pravda di Comano, monta la panna fino a farla diventare burro Floralp.

Con scandalosa ipocrisia, la ministra di Giustizia liblab Karin Keller Sutter (Ka-Ka-eS) ha avuto il coraggio di sostenere che l’attuale impossibilità di frequentarsi in cui si trovano le coppiette transfrontaliere farà “apprezzare alla gente la libera circolazione delle persone”. Qui qualcuno pensa di prenderci per i fondelli.

Forse che 16 anni fa…?

E’ ovvio che le frontiere chiuse per pandemia e la disdetta della libera circolazione delle persone sono due cose molto diverse. Forse che prima del 1° giugno 2004, giorno nefasto in cui è decaduta la preferenza indigena, vigeva un qualche divieto di andare all’estero? Forse che, prima di quella data, chi  risiedeva  in Ticino non poteva visitare i parenti in Italia? Forse che le coppiette transfrontaliere non potevano frequentarsi? Ma certo che potevano farlo!

Quindi, tentare di vendere i “ricongiungimenti” delle coppiette come una conquista della libera circolazione è solo l’ennesima TRUFFA della casta!

Ecco i “vantaggi”

Assodato che la fine della libera circolazione non comporterebbe in alcun modo un divieto di frequentare i congiunti all’estero  o di invitarli in Svizzera, sono ben altri i “vantaggi” di questo pernicioso accordo bilaterale che nei prossimi tempi avremo modo di “apprezzare”.

A seguito della crisi economica da coronavirus, infatti, tanti cittadini, sia svizzeri che stranieri, perderanno l’impiego. E sarà evidente che gli stranieri UE, giunti da noi per lavorare, una volta perso il lavoro non torneranno affatto al paese d’origine! Al contrario, rimarranno tutti qui, andando a pesare ulteriormente sul nostro Stato sociale. Il quale però non potrà in nessun caso permettersi di mantenere tutti!

Assalto alla diligenza

Altra previsione facile. Visto che l’Italia post-lockdown verserà in condizioni economico-sociali catastrofiche e non avrà più nemmeno gli occhi per piangere, si assisterà ad un assalto alla diligenza del mercato del lavoro ticinese. Questa annunciata, ulteriore invasione da sud non farà che esasperare la sostituzione (il soppiantamento) di lavoratori ticinesi con frontalieri, generando ulteriore povertà in Ticino. Visto che di impieghi in questo sfigatissimo Cantone ce ne saranno sempre meno, a maggior ragione occorre applicare rigorosamente la preferenza indigena (“prima i nostri”) e quindi DISDIRE la libera circolazione delle persone! I posti di lavoro nel nostro Cantone devono essere riservati ai ticinesi.

Per non parlare di tutti quelli che arriveranno per farsi mantenere, magari esibendo contratti d’assunzione farlocchi della durata di un battito di ciglia.

Resteranno tutti qui

E non è ancora finita. I soldatini della partitocrazia sbavano per sottoscrivere lo sconcio accordo quadro istituzionale. Come sappiamo, l’ex partitone lo ha addirittura definito “l’accordo della ragione, da firmare subito”. Una delle disgrazie che questo osceno trattato coloniale porterebbe con sé – assieme alla ripresa dinamica, ossia AUTOMATICA, del diritto UE ed ai giudici stranieri – sarebbe la direttiva dell’Unione europea sulla cittadinanza. Accettando questa direttiva, gli svizzerotti non potrebbero più espellere alcuno straniero, se costui è cittadino comunitario.

Quindi, tutti  gli immigrati UE in assistenza resteranno in Svizzera a carico nostro. Idem i delinquenti stranieri.

Se c’è una cosa che lo stramaledetto virus cinese ci ha indicato in modo inequivocabile, è che la libera circolazione delle persone deve finire!

 #swissexit!

Lorenzo Quadri