Altrove, le aggressioni di massa di Capodanno hanno aperto gli occhi anche alla $inistra
 
Ma come, non dovevano essere tutte balle della Lega populista e razzista?

Lo scorso Capodanno, in diverse città della Germania (il primo allarme è scoppiato a Colonia), ma anche in Svizzera, è accaduto un fatto gravissimo ed inaudito: frotte di  migranti arabi hanno molestato pesantemente, ed in vari casi anche derubato, le donne che festeggiavano l’anno nuovo. Le denunce sono fioccate a centinaia. Il capo della polizia di Colonia è stato costretto a dimettersi. Quando a dimettersi dovrebbe essere invece l’ “Anghela” Merkel: quella che ha spalancato le porte della Germania, e quindi dell’Europa, all’invasione di migranti economici. Gente – per la grande maggioranza giovani uomini soli – che non cercano un rifugio da una guerra. Vogliono  solo condizioni di vita migliori. Naturalmente a spese dei cittadini dei paesi “ospiti”.
E con l’ “Anghela”, dovrebbero lasciare la cadreghe tutti quelli (e quelle: vero kompagna Simonetta Sommaruga?) che, invece di pretendere il rispetto del diritto d’asilo, permettono – e fomentano – il suo sistematico abuso, perché “dobbiamo aprirci”!

La compagna Annunziata
Sui vergognosi fatti di Capodanno hanno preso posizione in molti. Ad esempio Lucia Annunziata, giornalista e conduttrice televisiva italiana storicamente ed indubbiamente schierata a $inistra (ma tanto a $inistra), direttrice dell’edizione italiana dell’Huffington Post. E proprio su questa testata online Annunziata, ribadiamo donna di $inistra, ha scritto papale papale che “le donne europee  sono in pericolo di vita a causa dell’immigrazione”. Ma guarda un po’.
Inutile dire che alle nostre latitudini non si è sentito nulla di simile. Citus mutus. Dove sono finite le solitamente loquaci signore della nostrana (?) gauche caviar? Erano tutte a sciare a St Moritz e non hanno letto i giornali? Si ricorda invece, in occasione dell’insediamento del nuovo Consiglio nazionale, il discorso della deputata giovane (una verde “non patrizia”) la quale ha dichiarato, “tranquilla come un tre lire”,  che 30mila sedicenti asilanti all’anno in arrivo in Svizzera “sono niente”: quanti ne ospita la signora a casa sua?

Corsi anti-stupro?
Visto che conosciamo un po’ i nostri polli e le nostre polle, adesso li attendiamo al varco. Aspettiamo solo che qualche spalancatore (o, peggio ancora, spalancatrice) di frontiere se ne esca a dire che bisogna (come accade in taluni paesi) organizzare dei corsi di prevenzione, naturalmente a spese del contribuente. Dunque dei corsi per spiegare ai finti rifugiati in arrivo da “altre culture” che, se una donna esce a festeggiare il Capodanno sulla pubblica via, non significa che è “a disposizione”, e che una minigonna  non vuol dire “la do a tutti”. Va da sè che i corsi anti-molestie per finti rifugiati hanno una misura speculare: l’invito/diktat alle donne europee a vestirsi in modo da “non provocare” (?) gli asilanti. In alcune scuole tedesche sono già state emesse prescrizioni del genere all’indirizzo delle studentesse. Il senso della disposizione è chiaro: sei stata molestata da un asilante? E’ colpa tua perché la gonna era troppa corta. E anche se portavi i pantaloni, è colpa tua lo stesso perché erano troppo attillati. Ma stiamo uscendo di zucca?

L’Europa è minacciata
L’invasione di migranti economici è una minaccia per le donne europee, come ha scritto la compagna Lucia Annunziata (non il Mattino populista e razzista). E’ anche, più in generale, una minaccia per le nostre libertà. Libertà che non sono condivise, né accettate, dalla marea umana non integrabile che, per colpa del buonismo-coglionismo europeo, si sta riversando illegalmente su un Vecchio continente spompato, inerme ed “imbesuito” dal politikamente korretto. Intanto Svezia e Danimarca hanno sospeso i fallimentari accordi di Schengen, mentre la Slovacchia ha dichiarato che non vuole più asilanti musulmani. La Germania, dopo gli scioccanti avvenimenti di Capodanno, ha annunciato un giro di vite sui presunti rifugiati che delinquono (dopo la decima fetta…).
E noi svizzerotti che facciamo? Andiamo avanti sulla via dell’autolesionismo, rendendoci ancora più attrattivi per i finti profughi offrendogli pure l’avvocato gratis e requisendo (questa è l’ultima della serie) anche i rifugi della protezione civile per poterne ospitare sempre di più?
Lorenzo Quadri