Un sondaggio di Tamedia conferma oltre trent’anni di battaglie del Mattino e della Lega

Un sondaggio svolto da Tamedia e 20 Minuten tra la popolazione svizzera ha avuto un esito che magari ha sorpreso la casta, ma certamente  non chi è ancora in contatto con la realtà. Ne è infatti emerso che una chiara maggioranza degli interpellati vuole limitare l’immigrazione. In Ticino e nella Svizzera orientale, addirittura il 65% si è espresso per una limitazione. 

Per quanto riguarda l’appartenenza politica: chiaramente tra gli interpellati di “destra” la percentuale dei favorevoli al contingentamento è molto elevata (attorno al 90%). Tra gli elettori del “centro” PLR-PPD è del 70%. Ma perfino tra i Verdi-anguria i favorevoli raggiungono una maggioranza, per quanto risicata: il 51%. Tra i $ocialisti si fermano al 41%: ma, per un partito i cui vertici vogliono l’adesione alla fallita e corrotta UE (se lo voglia anche la base è tutto da vedere), la cifra è comunque rilevante.

Poco sospetti

Come ogni sondaggio, anche questo va preso con cautela. Tuttavia Tamedia e 20 Minuten (indirizzo radikalchic) sono poco sospetti di aver taroccato le domande per ottenere un responso a sostegno dei contingenti migratori (semmai il contrario).

Il primo dato che emerge è il clamoroso scollamento tra i politicanti del sedicente “centro” – sempre più franato a $inistra – e la base. Il 70% degli elettori liblab e uregiatti vuole limitare l’immigrazione. Eppure sono stati questi due partiti (assieme ai ro$$overdi; ma quelli ormai sono senza speranza) ad affossare l’iniziativa “contro l’immigrazione di massa”. 

Il popolo aveva votato preferenza indigena e contingenti (9 febbraio 2014). Il parlatoio federale li ha cancellati e rimpiazzati con l’immane ciofeca denominata “preferenza indigena light”, che non serve ad una fava, ottenendo così il placet dei balivi di Bruxelles. La preferenza indigena light è principalmente una creazione dell’ex partitone. Adesso si “scopre” che il 70% dei suoi elettori non condivide siffatta cappellata. Eppure  –  qui sta il mistero – continua a votare PLR?

Un tema centrale

L’immigrazione, è bene ribadirlo, non è un argomento secondario o di contorno. E’ uno dei temi politici più importanti; se non il più importante in assoluto. Ma la partitocrazia e la stampa di regime, a cominciare da quella di sedicente “servizio pubblico”, hanno sempre fatto di tutto e di più per presentarla come un non-problema. Per mettere museruole. Per denigrare e criminalizzare chi osa sollevare questioni sgradite al pensiero unico immigrazionista. Degli stranieri si può solo parlare bene; altrimenti si diventa degli spregevoli razzisti. L’obiettivo è evidente: imboscare i disastri fatti dalla politica delle frontiere spalancate. Politica fortemente voluta dalla casta. 

In due decenni di devastante libera circolazione delle persone, gli abitanti della Svizzera sono aumentati del 21%: una cifra che non ha uguali in Europa. In Germania la crescita è stata dell’1.3%, in Italia del 3.2%, in Austria dell’8.8%. Nel solo 2022 – tra migranti economici, rifugiati ucraini e cittadini UE –  sono arrivate qui 200mila persone. La Svizzera ha ora 9 milioni di abitanti. Questo assalto alla diligenza ha conseguenze negative in ogni settore: sicurezza, spesa pubblica, occupazione, viabilità, traffico, inquinamento, consumo di risorse, infrastrutture, cementificazione, coesione sociale, livello dell’istruzione… La qualità di vita della popolazione residente degrada. 

Devono decidere i cittadini

Arriva qui troppa gente e non è nemmeno quella giusta, visto che gli ambienti economici continuano a strillare alla presunta carenza di personale qualificato (?). 

Sulle espulsioni di stranieri, malgrado siano state votate dal popolo, stendiamo poi un velo pietoso: la partitocrazia ed i suoi legulei fanno di tutto per sventarle. In più ancora tentano di farci sottoscrivere sconci accordi istituzionali con Bruxelles che includono la direttiva UE sulla cittadinanza (ovvero nessuna espulsione di cittadini comunitari). Non dimentichiamo inoltre che la casta sogna pure il demenziale Patto ONU sulla migrazione: vale a dire, l’introduzione della libera circolazione su scala mondiale.

Sono più di 30 anni che la Lega (vedi il comunicato a pagina 27)  ed il Mattino si battono per una limitazione dell’immigrazione. Frontalierato ovviamente incluso. 

Sull’immigrazione in Svizzera devono decidere i cittadini elvetici, non certo i balivi di Bruxelles. Tale facoltà è una componente essenziale della sovranità. La partitocrazia l’ha sciaguratamente svenduta. E’ tempo di riappropriarsene: il popolo lo chiede. 

E’ lampante che se – come è stato ventilato – ci sarà una nuova iniziativa popolare federale per limitare l’immigrazione (limitazione che, ribadiamo, deve estendersi anche al frontalierato) il Mattino e la Lega saranno in prima fila nel sostenerla

Errore della storia

Oltre due decenni di frontiere spalancate bastano e avanzano. Al di fuori dall’UE l’immigrazione è rigidamente calibrata sulle esigenze dei Paesi di destinazione (pensiamo alle varie green card). La stessa UE non è necessariamente largheggiante in materia di arrivi dall’esterno. (Per lo meno di quelli legali; con i clandestini la musica cambia).

La libera circolazione delle persone non è affatto una realtà immutabile. In barba ai mantra con cui la casta ci vuole lavare il cervello. E’, al contrario, un errore della storia. Un errore che è tempo di correggere!

Lorenzo Quadri