Dalle nostre parti nessuno fa cip, ma dalla Tunisia partono a centinaia

Alle nostre latitudini, come da copione, tutti zitti. Ma nei giorni scorsi risultano partite dalla Tunisia una decina di imbarcazioni con a bordo qualcosa come 5-600 migranti economici.

Se questa non è un’invasione organizzata! Ed ovviamente gli sbarchi proseguono.

Ringraziamo il governo italiano non eletto di “Giuseppi” Conte -uno dei più a $inistra della storia della vicina Repubblica – che ha riaperto i porti all’immigrazione clandestina per “farla” all’odiato leghista Salvini.

E poi, a poco a poco, questi finti rifugiati con lo smartphone ce li troveremo tutti qui. Per questo possiamo ringraziare la solita partitocrazia spalancatrice di frontiere. Quella che considera il fallimentare accordo di Schengen come una sorta di bene supremo!

Quando ci decideremo a blindare le frontiere? Gli argomenti di certo non mancherebbero! O magari, rintronati dai dati dei contagi da stramaledetto virus cinese con cui la stampa di regime  ci fa il lavaggio del cervello ogni santo giorno e più volte al giorno, ci siamo già dimenticati che il terrorista islamico che ha commesso la recente strage nella cattedrale di Nizza era da poco sbarcato a Lampedusa? E che arrivava proprio dalla Tunisia, in qualità di finto rifugiato?

Da qui la domanda seguente: quanti islamisti radicalizzati ci sono sulle imbarcazioni partite nei giorni scorsi con a bordo, come detto, 5-600 migranti che poi alla spicciolata arriveranno da noi?

Dove magari potranno venire ulteriormente radicalizzati in qualche moschea o “centro culturale” estremista, finanziato con soldi in arrivo dalla Turchia, dal Kuwait o dal Qatar?

L’Austria, e su questo punto avremo occasione di tornare, ha pronto un disegno di legge per rendere l’islam politico un reato penale. Da noi, invece, si continua a ronfare della grossa. E a far entrare migranti economici che potrebbero essere – o diventare – pericolosi estremisti. Avanti così!

Senza dimenticare che, sempre a causa del virus cinese, la SEM (Segreteria di Stato per la Migrazione) ciancia che bisogna ampliare, naturalmente a spese del contribuente, i centri d’accoglienza elvetici, rispettivamente crearne di nuovi. Altrimenti non si riesce a mantenere il distanziamento sociale tra gli “ospiti”.

Cosa, cosa? Se i centri sono ormai vicini alla capienza massima, semplicemente NON si fanno più entrare finti rifugiati che non scappano da nessuna guerra! Più facile di così…

Lorenzo Quadri