Altro che metterci alla mercé della fallita UE: dobbiamo renderci indipendenti!
Tutto come previsto! La partitocrazia eurolecchina ha calato le braghe ad altezza caviglia ed ha deciso in fretta e furia – ed in spregio delle procedure parlamentari – di versare la marchetta da 1.3 miliardi alla fallita UE. Non solo paghiamo in cambio di NIENTE, come più volte evidenziato su queste colonne, ma i ricatti continuano in grande stile!
Ed adesso i soldatini triciclati ed i media di regime – a cominciare dalla radioTV di sedicente servizio pubblico – hanno già aperto un nuovo fronte nell’operazione di continuo lavaggio del cervello pro-UE.
Il metodo è sempre il solito. Si evocano scenari apocalittici per terrorizzare la gente e convincerla (?) che chinarsi sistematicamente a 90 gradi sarebbe “ineluttabile”!
Ma siamo usciti di melone?
Terrorismo con i blackout
Il nuovo fronte è quello dell’energia. I camerieri di Bruxelles nel governicchio federale ora sventolano lo spauracchio del rischio blackout. E dunque arriva il nuovo rapporto – ovviamente pilotato – secondo il quale, senza un’intesa con gli eurobalivi sull’approvvigionamento elettrico, la Svizzera rischierebbe di rimanere al buio. Già si blatera di due giorni senza corrente nel mese di marzo a partire dal 2025.
E naturalmente si tira di nuovo in ballo lo sconcio accordo quadro istituzionale. Ovvero il delirante trattato coloniale con cui l’UE pretendeva di comandare in casa nostra e di imporci le sue leggi ed i suoi giudici stranieri. Il fatto di non aver firmato una simile ciofeca (una delle rarissime decisioni azzeccate del governicchio federale, naturalmente presa solo per paura di venire asfaltati in votazione popolare) ha “allontanato l’intesa con Bruxelles” anche in materia di corrente elettrica. E quindi adesso “bisogna” precipitarsi in ginocchio dai padroni UE! Altrimenti (?) rimaniamo al buio! Uhhh, che pagüüüraaaa!
Sempre più succubi?
Col piffero che ci facciamo ricattare dalla DisUnione europea anche sulla corrente elettrica!
Tanto per non farsi mancare niente, la partitocrazia eurolecchina, a partire dalla disastrosa kompagna Simonetta Sommaruga, aggrava di proposito la situazione. Infatti vuole spegnere in anticipo le nostre centrali nucleari, che producono il 40% dell’energia elvetica. Però contemporaneamente pretende di elettrificare tutto il parco veicoli privato e pubblico della nazione, di installare termopompe anche nelle cucce dei cani, eccetera. In altre parole: la casta vuole aumentare il consumo di elettricità e ridurre drasticamente la produzione!
E’ chiaro anche al Gigi di Viganello che con simili politiche del piffero si rende la Svizzera sempre più dipendente dall’energia prodotta nell’UE. E quindi sempre più ricattabile. Alla mercé, oltretutto, non certo di “amici”, bensì di una congrega di biechi burocrati non eletti da nessuno, che vogliono rapinarci e comandare in casa nostra.
Obiettivo indipendenza
In materia di approvvigionamento elettrico dobbiamo diventare indipendenti. Il che significa aumentare la nostra produzione di energia! Quindi: altro che spegnere le centrali nucleari prima del tempo! Bisogna invece costruirne una nuova, come giustamente proposto da Magdalena Martullo Blocher.
Non solo: anche la produzione idroelettrica va incrementata. La materia prima, ovvero l’acqua, non ci manca di certo! E le dighe si possono alzare!
Ci sono poi l’energia eolica e solare, che tanto piacciono ai politikamente korretti. Noi non siamo certo contrari. Il problema è che i quantitativi di elettricità prodotti da queste fonti sono limitati ed irregolari nel tempo, in quanto meteodipendenti.
Neanche un cip
Va da sé che non vogliamo sentire nemmeno un cip di protesta sul potenziamento degli impianti di produzione elettrica da parte dei sedicenti ecologisti, quelli che starnazzano sul “clima” e poi si preoccupano soltanto di spalancare frontiere e di inventare nuove tasse!
Non solo dobbiamo diventare autonomi nella produzione di elettricità, ma se produciamo più del nostro fabbisogno, tanto meglio! Altro che dipendere dalla fallita UE per poi permettere ai suoi reggicoda della partitocrazia e della stampa di regime di minacciare i cittadini: “uhhhh, guardate che se non permettete ai padroni Bruxelles di comandare in casa nostra, ci fanno restare al buio!”
Ma andate a Baggio a suonare l’organo!
Lorenzo Quadri