Canone radioTV: dopo averci derubati, lo sconticino di 30 Fr all’anno è il minimo!
Ci hanno fatto pagare troppo per l’emittente di regime, e adesso pretendiamo la restituzione del maltolto!
Avanti con il canone a 200 Fr all’anno, che sono ancora troppi!
Quando si dice la presa per il lato B! In pompa magna, i camerieri dell’UE in Consiglio federale annunciano che, per l’anno di disgrazia 2021, il canone RadioTV verrà ridotto di ben (?) 30 franchetti all’anno. Passerà dunque da 365 a 335 Fr. Meglio che un calcio nelle gengive, si dirà.
Ma forse che la riduzione avviene a spese dell’emittente di regime? Forse che la SSR, gonfiata come una rana ed ormai dedita solo alla propaganda ro$$a, dovrà finalmente risparmiare? Nemmeno per sogno!
Una cosa deve essere chiara: il governicchio federale – ed in primis la disastrosa capa del DATEC kompagna Simonetta Sommaruga – non sta facendo alcun regalo ai cittadini. Si tratta, al massimo, di una semplice operazione di marketing, mirata a “migliorare l’immagine” del CF. Immagine giustamente precipitata ai minimi storici dopo la lunga sequela di cappellate inanellate nella gestione (?) dello stramaledetto virus cinese. A cominciare dall’isterico rifiuto di CHIUDERE LE FRONTIERE con l’Italia a fine febbraio: perché “libera circolazione über Alles” e perché non bisogna MAI darla vinta agli odiati sovranisti. Il risultato di questa bella pensata, che ha impestato il Paese, lo vediamo nelle ultime pagine dei giornali, quelle con gli annunci funebri, e lo vedremo ben presto anche nelle statistiche dei licenziamenti e dei fallimenti di aziende causa lockdown.
Altro che piangere miseria
Se i camerieri dell’UE in Consiglio federale hanno abbassato il canone, è semplicemente perché era troppo elevato. Infatti, a causa dell’aumento delle economie domestiche (immigrazione incontrollata) e dell’imposizione delle aziende (doppia imposizione, perché il canone già lo versano dipendenti e titolari, ed inoltre in ditta normalmente si lavora, non si guarda la TV) la SSR incassa dal balzello più del tetto massimo stabilito in 1.2 miliardi all’anno, e scusate se sono pochi! In altre parole: il DATEC ed il Consiglio federale hanno toppato i calcoli!
Però l’emittente di regime ha ancora il coraggio di piangere miseria con la scusa del calo degli introiti pubblicitari causa lockdown. Pretende addirittura che le venga riconosciuto il lavoro ridotto: ovvero, altri soldi pubblici nelle casse della SSR!
Non ci facciamo fare fessi: il canone verrà leggermente abbassato non certo per aiutare i cittadini, i quali evidentemente, a seguito della devastante crisi economica che seguirà all’emergenza sanitaria, non si potranno più permettere di gettare al vento 365 Fr all’anno per foraggiare la TV di Stato. Il canone verrà abbassato solo perché non è possibile fare altrimenti!
Un paio di domandine
E allora nascono spontanee un paio di domandine facili-facili (che verranno inoltrate a Berna tramite apposito atto parlamentare):
- Quanto ha incassato di troppo la SSR con il canone gonfiato? Ovvero: quanti soldi sono stati rubati a cittadini ed aziende?
- Ridurre il canone per il 2021 non basta. Occorre anche restituire quanto prelevato in eccesso.
- Nell’anno 2019, a seguito del sistema di fatturazione scaglionato, tanti cittadini hanno pagato un canone maggiorato. Il maltolto ammonta a circa 600 milioni di Fr. Quando si pensa di darlo indietro?
Canone a 200 Fr
E’ quindi manifesto che il mini-sconto sul canone è semplicemente un gesto obbligato ed anzi insufficiente. Tanto più che – oltre al danno, la beffa – per compensare il calo di entrate pubblicitarie la kompagna Simonetta ha concesso alla SSR 50 milioni all’anno in più! Avanti con il magna-magna!
Ma stiamo scherzando? L’emittente di regime fa il piacere di compensare la diminuzione di entrate pubblicitarie con i RISPARMI, come fanno tutti gli altri! Chiaro il messaggio o ci vuole un disegno?
Avanti con il canone a 200 Fr all’anno, che sono ancora troppi! E la farsa del presunto sconto di 30 franchetti lo dimostra!
Lorenzo Quadri