Il rischio concreto è quello di trovarsi con un municipio a maggioranza di $inistra

Lo abbiamo già scritto ma, a costo di essere ripetitivi, lo scriveremo ad oltranza fino al 5 aprile, data delle elezioni comunali. Dobbiamo remare! Soprattutto a Lugano, ma non solo, la posta in gioco è molto alta. Però il clima pare da calma piatta. Si parla solo di aeroporto (che è un tema indubbiamente importante, ma non certo l’unico) e, da una decina di giorni, di coronavirus.

Quello che maggiormente preoccupa è l’illusoria sicurezza che sembra prendere piede tra i simpatizzanti leghisti. Ci è capitato più volte di sentire considerazioni di questo tipo: “visto che i partiti del cosiddetto centro stanno facendo harakiri, la lista Lega/Udc confermerà i tre seggi in municipio”. Perfino il giornalino di Carnevale di Re Sbroja conteneva allusioni in questo senso. Attenzione!

Terzo seggio a rischio

Che ex partitone e PPD stiano facendo di tutto per andare male, è un dato di fatto. Il PLR ha perso per strada il proprio uomo forte, il vicesindaco Michele Bertini, l’unico che avrebbe potuto trascinare il partito e perfino contendere la carica di sindaco a Marco Borradori. Non solo il PLR non ha fatto nulla per evitarlo, ma tace sull’abbandono. Anzi, pare esserne addirittura sollevato. Il PPD ha gestito la preparazione della lista per il municipio come peggio non si poteva, scatenando faide e vendette.

Ma le “gabole” altrui non bastano a far andar bene la Lega. La realtà è e rimane impietosa: il nostro terzo seggio in municipio è a rischio, così come pure la rappresentanza in Consiglio comunale. Se gli elettori dell’ area Lega/Udc non si mobilitano in massa, il 5 aprile rischia di essere un giorno molto doloroso. I ro$$overdi potrebbero – non è sicuro, ovviamente; ma potrebbero – ottenere due municipali. Chi ne perde uno? O noi, o il PPD. E’ assai inverosimile che il PLR resti con un solo rappresentante. Dovrebbe subire un autentico tracollo, il che – malgrado tutto – pare davvero poco plausibile.

Più penalizzati

La scarsa partecipazione alle urne ha sempre penalizzato noi più degli altri. Inoltre, nel municipio ci saranno comunque dei cambiamenti, dato che il vicesindaco PLR ed il municipale PPD (ovvero: il più giovane ed il più vecchio dell’attuale compagine) non si ripresentano.

Nella peggiore delle ipotesi, potrebbe accadere che vengano eletti due ro$$overdi e due leghisti; quanto al terzetto del presunto “centro”, a seconda delle persone che lo comporranno, potrebbe pendere a $inistra.

Risultato: un municipio di Lugano a maggioranza di $inistra! Questo non è gridare “al lupo”. Purtroppo è una possibilità. E allora poveri luganesi! Lugano diventerebbe la città delle tasse, dei balzelli, degli aumenti di moltiplicatore, dei soldi del contribuente sperperati per stranieri in assistenza, del “prima gli altri”.

Già, perché se il principio del “prima i nostri” non è inserito nel nuovo regolamento organico dei collaboratori comunali, è per “merito” di un ricorso del presidente della sezione P$ di Lugano.

Chi è indeciso ci pensi

Lugano non è mai stata una città “di $inistra”. Non crediamo che lo sia diventata adesso dalla sera alla mattina. Se i luganesi snobbano l’appuntamento elettorale rischiano di trovarsi con un municipio (ed un consiglio comunale) che non li rappresenta. Ma allora sarà troppo tardi. I ro$$overdi, famelici di cadreghe, mobiliteranno tutti i “loro”. Se noi non riusciamo a fare altrettanto…

La maggioranza relativa leghista negli ultimi otto anni ha lavorato bene, assumendosi con successo le responsabilità del ruolo.

Chi è indeciso ci pensi: per evitare che Lugano finisca ostaggio della $inistra spalancatrice di frontiere, sovranofoba, tassaiola ed antisvizzera, quella che difende ad oltranza la devastante libera circolazione delle persone e non ne vuole sapere della preferenza indigena, occorre votare lista Lega/Udc!

#votalegaoiltriciclotifrega

 

Lorenzo Quadri