Ribadiamo ancora: DOBBIAMO REMARE! Altrimenti il 5 aprile il risveglio sarà molto duro
Le elezioni comunali si avvicinano a grandi passi. Tuttavia a Lugano la situazione, a parte qualche schermaglia minore, appare fin troppo calma. Se si esclude, ovviamente, il tormentone dell’aeroporto. Che è di certo un tema importante. Ma a Lugano c’è anche tanto altro.
Sarebbe preoccupante se questa calma più o meno apparente fosse foriera di una bassa partecipazione alle urne. Ed in particolare di una bassa partecipazione del nostro elettorato Lega-Udc.
E’ vero che gli psicodrammi all’interno delle altre liste, ed in particolare di quelle dei partiti del cosiddetto centro, hanno fornito abbonante materiale al giornale di Carnevale di Re Sbroja e sembrano fatti apposta per aiutarci.
Ma illudersi e cullarsi in una falsa sicurezza sarebbe un errore micidiale. Il nostro terzo seggio in Municipio è a rischio, e di conseguenza anche la rappresentanza in Consiglio comunale.
Terzo seggio a rischio
E’ un po’ che lo ripetiamo, ma è importante che il messaggio passi: occorre mobilitarsi. Il cittadino deve essere consapevole che, se il 5 aprile le cose vanno male, il rischio non è di veder aumentare i municipali di centro: tre sono (2 PLR e 1 PPD) e, con ogni probabilità, tre resteranno. Il rischio è il raddoppio della sinistra a scapito della Lega/Udc. A raddoppiare non sarebbe la sinistra “moderata”, che non esiste più. Sarebbe la sinistra massimalista e talebana. A livello federale come cantonale, i verdi si posizionano – appunto – alla sinistra del P$. I compagni non nascondono le proprie mire cadregare. E sappiamo che i rossoverdi vogliono aumentare tasse e balzelli, vogliono vessare ulteriormente gli automobilisti, vogliono chiudere l’aeroporto, vogliono lasciare l’ex macello in ostaggio degli autogestiti, vogliono spendere a piene mani i soldi dei contribuenti per trasformare Lugano nel paese del Bengodi per immigrati in assistenza.
Già che parliamo di tasse, per restare in un campo molto attuale, ricordiamoci di chi ha sempre fatto di tutto e di più per introdurre il doppio fetido balzello sul sacco del rüt (tassa di base e tassa sul sacco), presentando pure ricorsi perché il sacco che era stato votato dalla maggioranza del Consiglio comunale costava troppo poco: il P$, appunto.
Più tasse e meno libertà?
Noi, al contrario dell’aera rossoverde, non vogliamo che ogni problema si trasformi in un aumento scriteriato della spesa pubblica. I soldi per finanziarla non crescono sugli alberi, ma vengono dalle tasche dei contribuenti, in particolare del ceto medio.
A noi l’equazione “un problema uguale una tassa” non è mai andata giù.
Davvero i cittadini di Lugano vogliono più tasse e meno libertà? Siamo convinti del contrario; ma chi vuole scongiurare un tale scenario deve mobilitarsi e sostenere con convinzione la lista Lega-Udc. Altrimenti, una volta passate le elezioni, sarà troppo tardi per pentirsi.
Priorità nr 1: il lavoro
Noi siamo convinti che la prima priorità dei cittadini sia avere un lavoro. Grazie alla Lega sono stati messi a disposizione più fondi per la promozione dell’impiego. Intendiamo continuare ad insistere su questo obiettivo. Proposte concrete seguiranno presto. Proposte che dovranno costituire davvero un valore aggiunto per cittadini di Lugano, inserendosi dove ci sono delle lacune. L’obiettivo, infatti, non è far sì che Lugano spenda al posto del Cantone o della Confederazione. L’obiettivo è aumentare le chance dei luganesi che non hanno un impiego di trovarne uno.
“Prima i nostri” anche nel sociale
La preferenza indigena è un principio cardine della nostra area. Essa va promossa non solo nell’occupazione, ma anche nel sociale. Lugano deve sostenere i propri concittadini in difficoltà; non trasformarsi in un attrattore di persone in assistenza a spese del contribuente luganese, come invece vorrebbe fare la sinistra.
Sappiamo che occorrerà mettere mano al Regolamento sociale comunale. Questo strumento è molto valido ma comincia ad avere i suoi annetti. Necessita di un lifting. Per questo il municipio ha commissionato il famoso studio sulla situazione socioeconomica dei cittadini, che per semplificare viene chiamato “studio povertà”, alfine di ottenere delle indicazioni scientifiche su come muoversi. La revisione del regolamento dovrà, tra le altre cose, tenere maggiormente in considerazione il principio del “prima i nostri”. Oltreatlantico si direbbe Lugano first.
Abbiamo bisogno di voi!
Noi vogliamo un municipio che si occupi dei problemi dei luganesi. Non che passi il tempo ad inventarsi sempre nuovi sistemi per tassare i cittadini, magari con l’obiettivo di ridurre di un infinitesimo le emissioni di C02, mentre dei problemi del mercato del lavoro, di quelli della piazza finanziaria, dei disastri fatti dalla libera circolazione chissenefrega.
Nelle ultime due legislature, la maggioranza relativa leghista ha dimostrato di saper lavorare bene. Vogliamo e dobbiamo fare ancora meglio. Abbiamo però bisogno che i nostri elettori si mobilitino. Il rischio è grande, la posta in gioco alta. Non è solo una questione di seggi in municipio. E’ proprio una questione di visione di città.
Lorenzo Quadri