Con l’approvazione lunedì sera da parte del Consiglio comunale delle modifiche al Regolamento sociale, la Città di Lugano compie un ulteriore passo avanti a vantaggio dei suoi abitanti in difficoltà economica. Cade dunque a proposito, come è peraltro stato rilevato anche durante la discussione nel legislativo, che questa decisione sia stata presa a pochi giorni da Natale. Anche se non si tratta, in realtà, di fare regali, ma di dare una risposta concreta ai problemi di chi si trova in difficoltà finanziarie.
Il Regolamento sociale comunale, in vigore dal 2007, si basa sul principio degli aiuti puntali e il più possibile risolutivi: si tratta in sostanza di intervenire a copertura di spese di varia natura – legate all’alloggio, ad esempio conguagli o copertura del deposito di garanzia, oppure di natura sanitaria, o scolastiche, o spese funerarie, o altro ancora – a vantaggio di cittadini poco abbienti, che non riescono a farvi fronte, ed il cui reddito e sostanza siano al di sotto dei parametri stabiliti dal Regolamento, e purché si tratti di spese necessarie. Il Regolamento stabilisce pure quali sono le cifre massime erogabili.
Con la revisione approvata ieri – che entrerà in vigore nei prossimi mesi, una volta ottenuto il necessario benestare cantonale – si rendono più generosi sia i criteri d’accesso alle prestazioni del Regolamento, che l’importo elargibile. Inoltre si chiarisce meglio per quali spese si può chiedere un aiuto.
Queste modifiche, frutto di un lungo lavoro di concertazione che ha coinvolto il Municipio, la direzione degli Istituti sociali comunali e il Consiglio comunale, costituiscono un passo molto opportuno, a seguito del peggiorare della situazione sul territorio. I segnali che giungono, purtroppo, non sono positivi. A Lugano (come del resto in tutto il Cantone) il numero delle persone in assistenza è aumentato nel corso del 2011: mentre infatti nel 2010 la media annua dei casi in gestione era di 800, quest’anno si sale a 900. Questo perché da un lato aumentano le persone che entrano in assistenza e contemporaneamente diventa più difficile uscirne. Sicché i casi cosiddetti “aperti” crescono.
Cresce anche la spesa legata agli aiuti erogati tramite il Regolamento sociale comunale: dai circa 800mila Fr dello scorso anno a poco meno di un milione nel 2011.
Questi fenomeni, che preoccupano, andranno attentamente esaminati per consentire all’ente pubblico interventi efficaci e mirati. Tra le iniziative in questo senso l’aggiornamento dello studio sulla povertà, attualmente in corso, che sarà pronto per la primavera 2012.
A cosa si deve questo aumento delle persone bisognose? Senza dubbio un ruolo importante l’hanno giocato da un lato la riforma della LADI, Legge sull’assicurazione contro la disoccupazione, entrata in vigore il 1° aprile, che ha comportato dei tagli alle prestazioni soprattutto ai giovani, dall’altro la crisi economica generale combinata con gli effetti negativi della libera circolazione delle persone in campo occupazionale.
Con le modifiche “benedette” lunedì sera, la Città di Lugano dispone (disporrà presto) di uno strumento ancora più efficace per rispondere in modo puntuale e concreto ai bisogni dei suoi abitanti in difficoltà. Uno strumento generoso e flessibile; caratteristica, quest’ultima, indispensabile, perché il bisogno sociale è multiforme, è prevedibile solo in parte e può cambiare rapidamente.
Oltre ad esserci, però, gli aiuti alle persone “che tirano la cinghia” devono anche essere conosciuti dai potenziali beneficiari. Al proposito a Lugano è attivo, dal 1° marzo 2010, il numero verde 0800 6900 00 a cui i cittadini possono rivolgersi per qualsiasi informazione sugli aiuti sociali. Altre iniziative seguiranno.
Lorenzo Quadri
Municipale di Lugano
Capodicastero Istituti sociali