Sui social si allarga la protesta contro la “deportazione” degli eventi estivi, o della maggioranza di essi, dalla Piazza Manzoni alla Piazza del Mercato. Il municipale leghista Lorenzo Quadri è stato capodicastero turismo fino alla riorganizzazione dell’amministrazione comunale, che ha accorpato il settore eventi e congressi allo sport e alla cultura.

Cosa pensa Quadri di questo spostamento?

Premetto che l’attuale capodicastero cultura, sport ed eventi Roberto Badaracco, ha ragione quando dice che è  presto per trarre le conclusioni. Il bilancio si potrà fare a fine stagione.

Ma è vero che il municipio ha calato le braghe davanti alle proteste dei ristoratori della piazza Riforma, che vedevano male la concorrenza generata dalle mescite del villaggetto?

Solo fino ad un certo punto. Anche all’interno del municipio c’è – soprattutto  c’era – chi, come l’ex capodicastero cultura, voleva bandire gli eventi dalla piazza, e ancora meglio abolirli del tutto, perché bisogna fare solo cultura al LAC e perché gli eventi venivano guardati dall’alto in basso, con sufficienza e fastidio, come una fonte di disturbo senza considerarne gli indotti. Non tutti ovviamente la pensano così, ma è chiaro che le posizioni di taluni esercenti hanno trovato terreno fertile.

Cosa ne pensa della piazza mercato?

Che allo stato attuale sembra esattamente quello che è: un ex posteggio. Quando ci sarà la sistemazione definitiva di questa piazza e delle vie adiacenti, diventerà certamente una location interessante per gli eventi. Per adesso è un ripiego. Che, comprensibilmente, viene vissuto come un declassamento degli appuntamenti estivi. La Piazza Manzoni venne in passato designata come piazza degli eventi, per “alleggerire” la piazza Riforma mantenendo comunque gli eventi in una sede di prestigio. E questo ci può stare. Adesso si procede ad un ulteriore allontanamento. Certamente non si può pretendere di ammucchiare tutto in Piazza Manzoni, in piazza Riforma e sul Lungolago: serve una selezione. Ma non si deve nemmeno cadere nell’eccesso opposto creando il “deserto” nel salotto cittadino, come auspicherebbero certi ambienti vicini alla kultura (quella con la “k”). Al proposito ripeto ciò che ho sempre detto: gli eventi, e quindi una città viva, sono una parte importante del prodotto turistico; il lago ed il bel paesaggio da soli non bastano più. Non si può promuovere il turismo se gli eventi vengono vissuti come un fastidio e a malapena tollerati.

Gli abitanti del centro saranno più tranquilli con gli eventi in Piazza Mercato?

Questo è da vedere. Piazza Manzoni ha anche il vantaggio di non essere abitata. E’ vero che capita che il suono raggiunga la via Motta. Ma in Piazza Mercato il suono si propaga verso la collina sovrastante, che è ancora più abitata.

Quindi lo spostamento a suo parere non andava fatto?

Non dico che sia sbagliato fare il tentativo: per poter dare una risposta alle insistenti pressioni che chiedevano questo spostamento, non solo da parte degli esercenti di Piazza Riforma, bisognava provare. Dico però che se, una volta tirate le somme, l’esperimento si sarà rivelato insoddisfacente, bisognerà avere il coraggio di ripristinare, totalmente o in parte, la situazione precedente.

MDD