Palazzinari PLR, sfascisti bellinzonesi e NeinSager P$ non riescono a bloccare la città

Il PSE, Polo sportivo e degli eventi, diventerà realtà. Così hanno deciso gli elettori luganesi, con il 57% dei voti. Il risultato non era certo scontato. Il fronte contrario – anziani e danarosi palazzinari PLR, sfascisti bellinzonesi del MpS ed incattiviti NeinSager $ocialisti – aveva, evidentemente, soldi da spendere. E non ha lesinato sulle balle di fra’ Luca, nel tentativo di disorientare l’elettorato.

Marco ne sarebbe felice

Lo scontro tra contrari e favorevoli si era fatto parecchio accesso. Lo dimostra l’alta partecipazione al voto (60%; più che alle elezioni…). E ci si aspettava che la decisione, in un senso o nell’altro, sarebbe stata presa con una maggioranza risicata. 10 anni fa la nuova Foce venne approvata per una cinquantina di schede.

L’approvazione del PSE, con margine più generoso del previsto, è dunque una bella notizia. Lo è per Lugano, ma lo è anche per il Cantone, essendo il Polo sportivo un progetto di valenza cantonale.

Il compianto Sindaco Marco Borradori, che tanto si è battuto per il PSE, sarebbe sicuramente contento di questo risultato.

Il responso delle urne dà finalmente il via libera definitivo al più grande progetto ticinese che era pronto a partire. E, dal punto di vista politico, asfalta l’ammucchiata del sabotaggio contro il Municipio di Lugano, reo di essere a maggioranza relativa leghista.

Come i pifferi di montagna

E’ infatti evidente che ai palazzinari PLR, agli sfascisti bellinzonesi ed ai NeinSager $ocialisti del futuro di Lugano e dei Luganesi non importa un tubo. Altrettanto chiaro è che i componenti di siffatta accozzaglia non hanno nulla in comune. Nulla, se non la brama di “farla” all’odiata Lega: i liblab nell’illusione di riprendersi il POTERE (Uomo del Monte dixit). I $inistrati per “dare una lezione (?) ai fascisti” (citazione). Uhhh, che pagüüüraaa! Echissenefrega se poi il risultato sarebbe stato quello di azzoppare la città. In caso di rottamazione del PSE, la colpa sarebbe stata immediatamente scaricata sulla vituperata maggioranza relativa leghista, assieme a camionate di palta. Ed invece, una cippa!  La raffazzonata troika del sabotaggio ha fatto la fine dei pifferi di montagna: partì per suonare, ma venne suonata.

Torneranno a Bellinzona?

C’è da sperare a questo punto che gli sfascisti MpS, i quali hanno a suo tempo lanciato il referendum contro il PSE unicamente a scopo di visibilità in funzione delle elezioni comunali, se ne torneranno a Bellinzona. Il loro progetto espansionistico sulle rive del Ceresio è stato un flop su tutta la linea: hanno fallito sia l’ingresso nella politica luganese (lo scorso aprile non hanno ottenuto neppure un seggio in Consiglio comunale) che il referendum. E nella capitale il lavoro non manca: vedi il prospettato raddoppio della tassa sul rüt con l’obiettivo di fare cassetta con i fetidi balzelli.

Il voto favorevole al PSE è anche una legittimazione del municipio, che certa politichetta $inistrata (in senso lato) ed i suoi media di servizio stanno denigrando da mesi. Come già scritto su queste colonne: non è certo un caso se tra la categoria dei sostenitori dei brozzoni “autogestiti” e quella dei sabotatori del PSE c’è un’identità pressoché integrale.

Col tempo…

Il Polo sportivo non è perfetto: la perfezione non è di questo mondo. Ma i vantaggi superano ampiamente i punti deboli. Col passare del tempo anche chi ha votato contro si convincerà della validità del PSE. Così come è avvenuto per la Foce del Cassarate. Oggi più nessuno si sognerebbe di sostenere che è una ciofeca.

E, come il Polo sportivo, anche la nuova Foce dieci anni fa venne sostenuta con decisione dalla Lega e dal Mattino. Nell’esito della votazione di domenica scorsa, il presente domenicale ha senz’altro giocato un ruolo.

Opportunisti allo sbaraglio

Senza nessuna sorpresa, già domenica pomeriggio è partito il festival dell’opportunismo. Ex partitone e P$ si sono affrettati a diramare comunicati stampa esultanti per il risultato della votazione. Un tentativo davvero pacchiano di saltare sul carro del vincitore. Frena Ugo! Ma chi credono di prendere per il lato B i kompagni ed i liblab? Il PLR sul PSE era SPACCATO esattamente a metà. Sicché il suo contributo al risultato è stato pari a zero: l’ala favorevole e quella contraria si sono annullate a vicenda. I $ocialisti, poi, hanno addirittura lasciato libertà di voto. Altro che tentare di attribuirsi la paternità di vittorie alle quali non hanno fornito alcun apporto!

Fosse passato il No, questi due partiti si sarebbero affrettati a scaricare il progetto “del municipio” (naturalmente sorvolando sul fatto che il consiglio comunale l’ha approvato ad ampia maggioranza), rifilando la colpa all’odiato Movimento di maggioranza relativa. Come diceva Totò: “accà nisciuno è fesso!”. Ma davvero PLR e P$ pensano che i cittadini non si accorgano di simili giochetti?

Lorenzo Quadri