La Gran Bretagna, Stato membro UE, verso i contingenti per l’immigrazione

Qualcuno, a Berna come a Bellinzona, dovrebbe sprofondare per la vergogna

Il segnale che arriva dalla Gran Bretagna è uno di quelli importanti : il governo inglese pensa di introdurre un tetto massimo di 75mila immigrati all’anno in arrivo dall’Unione europea.
Un bel bastone tra le ruote della libera circolazione delle persone, tanto più che la Gran Bretagna è un membro UE. Invece la Svizzera, che non fa parte della fallita Unione europea, si fa paturnie su paturnie per porre qualsivoglia limite. Non sia mai, gli accordi si applicano pedissequamente e non si mettono in discussione; tanto il prezzo lo facciamo pagare ai nostri concittadini.

Servilismo spinto

L’atteggiamento servile nei confronti degli eurobalivi è a dir poco inquietante. La libera circolazione, voluta dai partiti $torici, ormai cumula disastri su disastri. Però, invece di intervenire, si preferisce negare la realtà. Sacrificando il benessere dei cittadini agli ordini di Bruxelles. Il servilismo è giunto al punto che gli ambasciatori svizzeri presso l’UE si scusano quando i cittadini elvetici  esprimono un voto antieuropeista.

L’esempio britannico deve far vergognare i nostri governanti e non solo a livello federale ma anche la maggioranza del Consiglio di Stato.

In un Cantone messo a ferro e fuoco dall’invasione di frontalieri e padroncini e da una criminalità d’importazione sempre più violenta, la maggioranza del Consiglio di Stato, presentando i 62 provvedimenti antipadroncini, scarta le poche  misure veramente efficaci per preservare il mercato del lavoro ticinese. Perché? Perché non sono compatibili con la libera circolazione delle persone. La priorità duunque non è la salvaguardia del territorio ticinese. La priorità è l’obbedienza supina ad accordi che i ticinesi hanno sempre – e giustamente – rifiutato.

Terrorismo psicologico

Che dire poi del Consiglio federale? Mentre gli stessi paesi dell’UE si difendono dalla libera circolazione delle persone, l’esecutivo nazionale fa terrorismo psicologico nel tentativo di spacciare il deleterio accordo bilaterale come una specie di vacca sacra che non può in nessun caso essere toccata.

Tutte le previsioni taroccate e le false promesse con cui il Consiglio federale aveva imbrogliato i votanti elvetici per estorcere un sì ai bilaterali sono state smentite nel modo più clamoroso. Pensiamo solo a queste due promesse fatte in occasione della prima votazione sul tema: 1) i migranti dall’UE saranno al massimo 10mila all’anno; adesso sono 80mila; 2) la libera circolazione delle persone non provocherà dumping salariale né sostituzione di lavoratori residenti con altri provenienti da Oltreconfine; nooo, ma quando mai??

E il Consiglio federale invece di riconoscere di aver toppato alla grande e di porre rimedio limitando la libera circolazione delle persone, non solo vuole frontiere sempre più spalancate anche alla Croazia, ma continua a raccontare un sacco di patetiche panzane, del tipo: “immigrazione uguale ricchezza” illudendosi che i cittadini, già turlupinati una volta, siano così allocchi da cascarci di nuovo. Non solo: si gioca anche la carta del terrorismo psicologico: guai a chi osa pretendere dei  paletti! E’ roba non solo da populisti e da razzisti, ma addirittura da delinquenti! Sarebbero la catastrofe! “O apertura o rovina”, vaneggia il neo presidente della Confederazione (senza i voti della Lega) il PLR Didier Burkhalter!

Intanto in Gran Bretagna, Stato membro UE, senza colpo ferire vengono tranquillamente posti dei contingenti all’immigrazione in arrivo dalla fallita Unione europea. A Berna, ma anche a Bellinzona, c’è qualcuno – parecchi qualcuno – che farebbe davvero meglio ad andare a nascondersi.

Lorenzo Quadri