Se siamo un Cantone di razzisti, com’è che sempre più immigrati vogliono venire qui? Per quanto tempo si potrà ancora sostenere questa vera “immigrazione di massa”?

La popolazione ticinese nel corso del 2014 ha superato le 350mila unità. Per l’esattezza, alla fine dello scorso anno, gli abitanti di questo ridente Cantone erano 350’363. Decisamente degno di nota il numero di stranieri, quasi 100mila. 96’730, per essere precisi. In percentuale: il 27.6% di chi vive in Ticino non ha il passaporto rosso.

Da notare poi che il numero di stranieri cresce a ritmo esponenzialmente più elevato di quello degli svizzeri. Ed infatti, con un incremento di 2364 persone, costituisce il 61,8% dell’aumento complessivo.

Statistiche taroccate

In Ticino quindi c’è quasi il 30% di popolazione straniera che continua ad aumentare, sia in cifre assolute che in percentuale. E’ quindi chiaro anche a quello che mena il gesso che “immigrazione di massa” non è solo il titolo di una nota, e plebiscitata, iniziativa popolare, bensì una realtà.

Una realtà oltretutto mascherata dalle naturalizzazioni facili, che servono a taroccare le statistiche sugli stranieri, dando l’impressione che ce ne siano meno. Ciò vale per le statistiche generali ma anche ed in particolare per quelle, più specifiche, sul numero degli stranieri che delinquono.

Ipocrisia moralista

A tal proposito, l’ipocrisia dei moralisti a senso unico ha raggiunto livelli allucinanti. Nella Città di Zurigo i $inistri tramite votazione parlamentare sono riusciti a cancellare l’obbligo di indicare la nazionalità dei delinquenti nei comunicati ufficiali della polizia. Complimenti, che successo. E quale sarebbe il motivo di cotanta censura? E’ ovvio: non si vuole che il volgo sappia che la proporzione degli stranieri che delinquono è ben più alta di quella degli svizzeri.  Del resto in Ticino l’80% dei detenuti non ha il passaporto rosso, chissà come mai…

Il bello che a voler censurare la realtà sgradita sono poi gli stessi che, quando fa comodo , invocano la trasparenza. Trasparenza a due velocità!

Fino a quando…?

Certo che un paese xenofobo, razzista, chiuso e gretto (come ha dichiarato il coordinatore del P$) con però il 30% di stranieri, ed in cui la popolazione straniera è responsabile del 62% dell’aumento demografico, non si è mai visto da nessuna parte.

Qualcuno farebbe quindi meglio a darci un taglio alle ridicole accuse di chiusura e razzismo: eviterebbe almeno di rimanere sbugiardato ad ogni aggiornamento statistico. Chiediamoci, piuttosto, per quanto tempo ancora il Ticino sarà in grado di sopportare questa immigrazione di massa, che non è sostenibile né per il mercato del lavoro, né per la sicurezza, né per l’economia e men che meno per le assicurazioni sociali.

Doppio passaporto

Poiché il numero degli stranieri è fatto artificialmente scendere tramite naturalizzazioni facili, è bene ritornare su una questione che non è – come qualcuno vorrebbe far credere – di lana caprina: quella dei doppi passaporti, che vanno aboliti. Di passaporti se ne deve avere uno. Non due o tre per poter estrarre ora l’uno ora l’altro a seconda della convenienza del momento. Chi vuole diventare svizzero rinuncia alla nazionalità precedente. Se non vuole rinunciare, si tiene la cittadinanza originale e non diventa svizzero. Non cade il mondo. Più facile di così…

Lorenzo Quadri