La Svizzera, sul futuro dei bilaterali, sarebbe disposta ad accettare la competenza della Corte di giustizia europea, cosa che nessun paese terzo farebbe? E chi l’ha deciso? Balzaretti? Rossier? Burkhaltèèèr? Noi non ci stiamo!

Ma guarda un po’,  dopo le brillanti sortite dei funzionarietti dell’Unione europea sulla “linea dura” nei confronti della Svizzera,  anche una Commissione del parlamento europeo si era unita alle posizioni antisvizzere. Evidentemente questi signori, che guadagnano oltre 20mila euro al mese con benefits da mille e una notte mentre i rispettivi paesi sono in miseria, pensano di potersi mettere a sindacare sulle votazioni elvetiche.

Peppa Tencia?

A questo proposito nei giorni scorsi l’ambasciatore Roberto Balzaretti è stato sentito dai parlamentari UE dove ha dichiarato che “una votazione non è mai un problema” e che la libera circolazione delle persone è solo una parte dei vari accordi in essere tra Svizzera ed UE.

Eh già: mentre gli svizzerotti si fanno infinocchiare di continuo con la scusa che le loro richieste verranno esaminate in altra sede (ad esempio: i ristorni dei frontalieri non c’entrano con le black list, l’accesso ai mercati non c’entra con lo scambio di informazioni bancarie, eccetera), col risultato che la controparte porta sempre a casa quello che vuole, mentre gli svizzerotti rimangono con la Peppa Tencia, adesso gli eurofalliti pretendono di cambiare tattica: tutto, anche quel che non c’entra un tubo, dipende dalla devastante libera circolazione delle persone!

E no, non ci siamo e non ci facciamo prendere per i fondelli!

Linea ferma?

Non è certo un mistero che i rappresentanti elvetici a Bruxelles siano filoeuropeisti. Il ministro degli Esteri è il PLR Didier Burkhaltèèèr, quello del “dobbiamo aprirci all’UE” e del “continuiamo a versare i contributi di coesione anche se veniamo presi a pesci in faccia”.

Il segretario di Stato è  quell’Yves Rossier dell’”immigrazione uguale ricchezza” e che, all’indomani della votazione del 9 febbraio 2014 andava in giro a pontificare contro i contingenti per i frontalieri. Ora, almeno a leggere le cronache sui giornali, sembra che improvvisamente Balzaretti abbia adottato una linea più ferma nei confronti degli eurobalivi. Ohibò, conversione sulla via di Damasco?

Noi ai giudici stranieri!

Tuttavia dal servizio del Telegiornale delle 20 di giovedì emerge un quadro leggermente diverso da quello dipinto sui media cartacei. Infatti il buon Balzaretti davanti al parlamento europeo ha dichiarato che la Svizzera, nella vertenza con l’UE, sarebbe pronta ad accettare che sarà la Corte europea di giustizia a decidere quale diritto si applicherà nei futuri bilaterali. Aggiungendo: “non credo che molti altri paesi terzi accetterebbero la competenza della corte europea”.

Traduzione: “solo gli svizzerotti sono fessi al punto da accettare che siano dei giudici stranieri a decidere del loro futuro”!

I conti non tornano

Frena Ugo! Qui i conti proprio non tornano. Chi l’ha detto che la Svizzera è pronta ad accettare la competenza della Corte di giustizia europea? Chi? Roberto Balzaretti, Yves “immigrazione uguale ricchezza” Rossier, il PLR Didier “dobbiamo aprirci all’UE” Burkhaltèèèèr, la kompagna Simonetta “dobbiamo aiutare l’Italia” Sommaruga? Di sicuro non l’ha detto il popolo nella votazione del 9 febbraio e non l’ha detto nemmeno il parlamento! Quindi non l’ha detto nessun rappresentante del popolo!

Qui qualcuno non ha capito da che parte il sole! Altro che “fermezza con Bruxelles”:  si sta svendendo la Svizzera ai giudici UE!

Visto che, contrariamente a quel che pare si creda a Berna, non abbiamo alcuna intenzione di continuare a fare sempre i più fessi di tutti, noi NON accettiamo affatto la competenza della Corte di giustizia europea!

Lorenzo Quadri