Ma guarda un po’! Il kompagno Manuele “bisogna rifare il voto del 9 febbraio” Bertoli (quello che accusa i ticinesi “chiusi e gretti” di non essere abbastanza accoglienti con gli stranieri, e infama il nostro Cantone con paragoni con il Sudafrica dell’Apartheid) al comitato cantonale P$ ha espresso le proprie perplessità sulla manovra da 185 milioni del Consiglio di Stato. Le perplessità sulla manovra sono evidentemente legittime. Anche in Via Monte Boglia ce ne sono parecchie, anche se “probabilmente” le motivazioni sono differenti. Interessante però l’outing del direttore del DECS al comitato cantonale $ocialista. Bertoli ha dichiarato di aver proposto al governo un ritocco verso l’alto (?) del moltiplicatore cantonale d’imposta, incontrando però l’opposizione dei colleghi di governo (e ci sarebbe mancato altro…).
Il chiodo fisso
Già all’indomani della votazione sul moltiplicatore cantonale – la Lega era l’unica forza di governo ad essere contraria – Bertoli non aveva nascosto che gli sarebbe piaciuto tanto-tanto poter usare il giocattolo nuovo per mettere le mani nelle tasche dei contribuenti aumentando le imposte.
Visto che la competitività fiscale del Ticino è già a ramengo, e il borsello dei contribuenti pure, aumentare il moltiplicatore cantonale è proprio l’ultima cosa da fare. Ma si sa che a $inistra hanno il chiodo fisso…
E dato che il giocattolo per aumentare le tasse, ovvero il moltiplicatore cantonale, c’è, è evidente che prima o poi verrà anche utilizzato. La storiella, pure ampiamente sentita ai tempi della votazione sul tema, del “creiamo lo strumento ma poi non lo utilizziamo” fa letteralmente ridere i polli. Tra l’altro: è la stessa panzana che ci vengono a raccontare i partiti $torici in vista della nuova legge sull’asilo al proposito delle espropriazioni facili per costruire nuovi centri d’accoglienza per migranti economici: “le espropriazioni facili ci saranno, ma nessuno se ne servirà”, fanfaronano lor$ignori. Ma chi si chi pensa di prendere per il lato B? La storia si ripete, i trucchetti da tre e una cicca anche. Vediamo di non cascarci.
Grazie partiti $torici
Lo ribadiamo: il moltiplicatore cantonale prima o poi verrà usato, data l’incapacità della politica di controllare la spesa pubblica. E chi l’ha voluto? PLR, PPD e naturalmente P$. L’allora ministra delle finanze PLR Laura Sadis ne era entusiasta promotrice. E adesso lo stesso partito liberale (?), che sostiene anche gli aumenti delle stime immobiliari e la decurtazione delle deduzioni per le spese di trasferta professionale, pensa di essere credibile mentre si spaccia per paladino del “basta tasse”? E tutto per avversare la tassa di collegamento che non graverà sui cittadini bensì su 194 grandi generatori di traffico. I quali però, è ormai comprovato, “schiacciano gli ordini” in casa PLR, dove contano più del gruppo parlamentare e più del Consigliere di Stato messi assieme.
Lorenzo Quadri