Ma guarda un po’ questi tedeschi! La Cancelliera Angela Merkel ha detto subito dopo il voto del 9 febbraio che “la volontà dei cittadini va rispettata”. Per contro, alcuni esponenti del suo governo si sono permessi di lanciarsi in strali e minacce contro la Svizzera. Secondo costoro, infatti, il popolo su certi temi non deve nemmeno poter votare. Non deve poter votare perché i cittadini, che non sono ciechi, sanno benissimo che la fallimentare Unione europea ha portato solo miseria ed insicurezza, mettendo in ginocchio nazioni come la Grecia, la Spagna, il Portogallo, la new entry Croazia…
Allarme delle città
Peccato però che adesso siano proprio i tedeschi – peraltro in buona compagnia: vedi Francia, Gran Bretagna, Belgio,… – a lanciare proposte per limitare l’immigrazione. Di più: nei giorni scorsi è stata resa nota l’intenzione di Berlino di mettere un freno ai migranti dell’UE. Varie città germaniche, da Francoforte a Monaco, da Duisburg ad Amburgo, hanno infatti lanciato l’allarme per l’invasione da parte di immigrati nello Stato sociale in arrivo dai nuovi paesi membri UE, segnatamente Bulgaria e Romania. Per la serie, ma chi l’avrebbe mai detto!
Quindi la Germania mira a limitare l’immigrazione di massa. Un concetto che ci suona familiare.
In particolare, il governo Merkel ha lanciato la proposta di, udite udite, limitare la possibilità di tornare in Germania a quelle persone straniere che sono state beccate ad abusare dello Stato sociale tedesco.
Ohibò: girala e pirlala, a noi pare proprio che si stia parlando nientemeno che di una variante dell’espulsione degli stranieri che abusano nel sociale! Esatto: proprio quell’iniziativa, votata dal popolo nel novembre 2010 ma non ancora concretizzata (vergogna!) che provocato tanti mal di pancia. Ne ha provocati in patria agli europeisti con i piedi al caldo (vedi la consigliera nazionale $ocialista, naturalizzata svizzera, che ha dichiarato: “il popolo non comanda”) e ne ha provocati all’estero agli eurofalliti che credono di poter usare la Svizzera come valvola di sfogo per la loro disastrosa situazione occupazionale; naturalmente il prezzo lo pagano gli svizzerotti!
Loro possono e noi no?
Forse però che, dopo tanto starnazzare contro la Svizzera per il voto del 9 febbraio e per l’iniziativa “contro l’immigrazione di massa” a Bruxelles gli eurofalliti hanno fatto un plissé davanti alla proposta tedesca? No di certo! La Germania può permettersi di limitare l’immigrazione di massa, malgrado sia (ovviamente) Stato membro UE.
Invece la Svizzera, che, grazie alla lungimiranza dei suoi cittadini, non ha mani voluto entrare nella Disunione, va presa a pesci in faccia!
Sicché, per Bruxelles, la Germania potrebbe limitare l’immigrazione e gli svizzerotti invece no? O bella, e perché? Forse perché il Consiglio federale più vergognosamente debole che la storia ricordi ha fatto credere agli eurobalivi di poter comandare in casa nostra?
Ma l’UE, completamente fallita, cade ormai a pezzi: per i suoi burocrati non eletti da nessuno, la pacchia è finita.
Lorenzo Quadri