La votazione sull’iniziativa “Per la limitazione”, ovvero contro la libera circolazione delle persone, si avvicina. E’ prevista infatti il 27 settembre.

Che la data si avvicini, lo si nota anche dal proliferare di sondaggi farlocchi. L’istituto bernese gfs.ch, specializzato in indagini taroccate a sostegno delle posizioni della casta, ne ha infatti partorita un’altra: l’ennesima. Secondo la sua ultima inchiesta, il 69% degli svizzeri sarebbe contrario all’iniziativa “Per la limitazione” ed addirittura il 64% sarebbe favorevole allo sconcio accordo istituzionale (quello che trasformerebbe la Svizzera in una colonia di Bruxelles). Quest’ultimo risultato rende evidente, in maniera clamorosa, che si tratta di sondaggi farlocchi.

Che domande hanno posto i sondaggisti di regime per ottenere i responsi favorevoli ai desideri della committenza eurolecchina? Di sicuro, per quel che riguarda l’accordo quadro, non hanno chiesto agli interlocutori se vogliono la ripresa dinamica, ossia automatica, del diritto UE. E nemmeno se vogliono i giudici stranieri a dettare legge in casa nostra. O se vogliono azzerare le espulsioni dei delinquenti stranieri, votate dal popolo, tramite la direttiva europea sulla cittadinanza.

Hanno raccontato balle

Allo stesso modo, è evidente che, per ottenere il 69% di no all’iniziativa “Per la limitazione”, nel formulare le domande al proposito sono state raccontate delle invereconde balle di fra’ Luca.

Quali? Ad esempio la fregnaccia che abolire la devastante libera circolazione delle persone significherebbe tornare con le frontiere chiuse come durante il lockdown. Come se prima dell’entrata in vigore degli accordi bilaterali le frontiere svizzere fossero sigillate e non fossero possibili viaggi e scambi commerciali con l’estero! Ma quando mai! Prima dei bilaterali, la Svizzera esportava più di adesso!

Oppure che senza la libera circolazione delle persone l’economia non potrebbe procurarsi la manodopera di cui ha bisogno. Eh certo: ci aspetta (se va bene) il raddoppio della disoccupazione già l’anno prossimo, però questi cocomeri vorrebbero farci credere che in Svizzera non ci sarebbe manodopera a disposizione. E come se non bastasse: ci siamo impestati con il maledetto virus cinese per colpa della libera circolazione, e la casta ancora tenta spacciarcela per una figata pazzesca ed oltretutto indispensabile. Signori: come recita il noto slogan, “non siamo mica scemi”!

Balla un 30%

Inoltre, ma tu guarda i casi della vita, la stampa di regime con la massima goduria ha concesso ampio spazio al sondaggio che darebbe l’iniziativa “Per la limitazione” per spacciata, ed addirittura per plebiscitato lo sconcio accordo quadro istituzionale. Al contrario, chissà come mai, non ha fatto un cip su un altro studio, realizzato dal politecnico di Zurigo e non dai soliti sondaggisti euroturbo, dal quale emerge che la propensione degli svizzeri ad avvicinarsi alla fallita UE non è mai stata così bassa. Solo il 13% è favorevole all’adesione all’Unione europea ed appena il 34% ad un maggiore avvicinamento politico alla medesima. Ma come: i soldatini dell’istituto gfs.ch non hanno appena detto che il 64% degli svizzeri sarebbe favorevole allo sconcio accordo quadro istituzionale? E allora come mai lo studio del Politecnico di Zurigo (non del Mattino populista e razzista) indica un misero 34%?

Qui ballano ben 30 punti percentuali; mica noccioline!

E’ chiaro che solo un terzo della popolazione favorevole ad un maggiore “avvicinamento politico” all’UE significa che l’accordo quadro che l’italo-svizzero KrankenCassis ed il suo PLR smaniano di firmare (l’ex partitone come noto ha definito l’osceno trattato coloniale “l’accordo della ragione, da firmare subito”) è sostenuto solo da un terzo dei votanti: quindi è morto e sepolto.

Fake news

A meno che esistano due Svizzere diverse, è pertanto evidente che il sondaggio di gfs.ch è platealmente taroccato. Una clamorosa fake news, l’ennesima, per fare campagna elettorale alla devastante libera circolazione delle persone. Uno squallido tentativo di truffare i cittadini. Non facciamoci fregare! Il prossimo 27 settembre, tutti a votare SI’ all’iniziativa “Per la limitazione”!

#swissexit

 

Lorenzo Quadri