E intanto “restituisce” al Belpaese 2000 clandestini al motto: «Mare nostrum? Quindi sono i VOSTRI immigrati!»
Nella prima metà di agosto da un sondaggio del quotidiano francese Le Figaro è emerso che oltre il 90% dei partecipanti è favorevole alla reintroduzione dei controlli al confine per fermare i clandestini. La Francia peraltro i finti rifugiati in arrivo dall’Italia li rimanda indietro tutti.
La scorsa settimana anche la Baviera, che pure non confina con il Belpaese, sempre per lo stesso motivo ha chiesto la reintroduzione dei controlli in dogana.
In questi giorni è il turno dell’Austria. La quale sta a sua volta valutando la sospensione degli accordi di Schengen. Il motivo? Troppi clandestini tentano di entrarvi, quest’anno ne sono stati individuati 4700. Praticamente tutti, ma guarda un po’, rimandati in Italia, tranne – così la Südtiroler Zeitung – 300 che hanno depositato domanda d’asilo in Austria.
Solo negli ultimi due mesi, Vienna ha infatti “restituito” all’Italia 2000 clandestini. In base ad un ragionamento che non fa una grinza e che, in poche parole, può essere riassunto così: visto che l’Italia ha abbandonato di propria precisa e $inistra volontà la precedente politica di respingimento (mentre, ad esempio, la Spagna e la Grecia la applicano ancora) e, con l’operazione Mare Nostrum, va a prendere i clandestini in mare, non pretenda poi di scaricarli ad altri.
Il “club” anti-Schengen
Sempre più Stati membri UE dunque chiudono le frontiere e rimandano i clandestini in Italia. La quale, con la citata operazione $inistrorsa Mare Nostrum, si è trasformata nel ventre molle dell’immigrazione in Europa. Lo ha scritto il Washington Post, non il Mattino della domenica. Infatti la vicina Penisola ha abbandonato la prassi del respingimento, e ne paga le conseguenze. E malauguratamente non solo lei.
Mentre dunque anche l’Austria si aggiunge al “club delle frontiere chiuse”, mentre l’UE pianta in asso l’Italia, a Berna la kompagna Sommaruga ha di nuovo ripetuto quello che è diventato il suo mantra: “dobbiamo aiutare l’Italia”. Vabbè che da una che sostiene che “il governo è in sintonia col popolo” ci si può aspettare questo ed altro…
Oltretutto ci si chiede perché i finti rifugiati debbano venire tutti in Europa, mentre i ricchi paesi arabi non facciano assolutamente un tubo per sostenerli. Forse perché, come ha detto un Consigliere di Stato bernese, “tutti sanno che la Svizzera è il paese della cuccagna”? E aspettiamo solo che si diffonda nel Continente Nero l’aberrazione della famiglia eritrea che i servizi sociali zurighesi mantengono allo stratosferico costo di 60mila Fr al mese…
Lorenzo Quadri