Fermiamo la svendita della Svizzera all’UE! Il CF ha già calato le braghe!

Come da copione! Appena passate le elezioni federali, il governicchio bernese ha dato il via libera all’ “elaborazione di un mandato negoziale” con la fallita UE.

Si torna dunque, come ha titolato la stampa di regime, “al tavolo delle trattative”. Naturalmente con le braghe calate!

Nel maggio del 2021 il CF decretò il fallimento delle negoziazioni sullo sconcio accordo quadro istituzionale. Ma nel frattempo le pretese dell’UE di comandare in casa nostra non si sono affatto ridimensionate; anzi!

Gli eurobalivi insistono nel volerci imporre la ripresa dinamica, ossia automatica, del diritto UE ed i (loro) giudici stranieri. Se la Confederella accetta simili vergognosi Diktat, sarà la FINE. Non avremo più né sovranità, né indipendenza, né diritti popolari (le leggi ce le imporrà direttamente Bruxelles, i cittadini elvetici non decideranno più una cippa). Tutti gli altri punti oggetto didiscussione spariscono davanti a questo nocciolo duro, che rappresenta un no-go assoluto!

Tanto per non farsi mancare niente, gli eurocrati addirittura esigono che i contributi miliardari di coesione diventino regolari. Ed il governicchio federale è pronto ad accettare pure questo!

Davanti a simili aberrazioni, la partitocrazia applaude giuliva. Del resto per il PLR già lo sconcio accordo quadro istituzionale affossato nel 2021 era “l’accordo della ragione, da firmare subito”!

Chi si oppone alla rottamazione della Svizzera deve votare Marco Chiesa per il Consiglio degli Stati! Siamo il Cantone che paga il prezzo più alto per gli accordi-ciofeca con l’UE: non possiamo permetterci di mandare alla Camera alta due esponenti della partitocrazia cameriera di Bruxelles!

Lorenzo Quadri

A pagina 3

 

 

Dida

Camerieri di Bruxelles in Consiglio degli Stati? Anche NO! Votiamo Marco Chiesa!