Partitocrazia multikulti, sveglia! Ankara vuole diffondere l’integralismo in Svizzera

Sempre meglio! In Francia l’integralismo islamico guadagna posizioni e mette a segno nuovi sanguinosi attentati. L’ultimo è avvenuto sabato scorso a Parigi ad opera di un 21enne ceceno, armato di coltello, pare radicalizzatosi sul web. L’uomo è stato abbattuto dalla polizia.

Il presidente Macron ha annunciato misure contro la radicalizzazione, ponendo l’accento sui finanziamenti esteri (in particolare da paesi come Turchia, Arabia Saudita, Qatar) che foraggiano moschee e “centri culturali” da cui si diffonde l’estremismo islamico. A predicarlo sono imam provenienti dalle nazioni citate. I quali, ça va sans dire, non parlano la lingua locale, non conoscono la realtà occidentale (e men che meno ne conoscono i diritti fondamentali ed i valori). E, soprattutto, alle loro platee non predicano l’integrazione. Predicano di colpire gli infedeli.

Radicalismo islamico

In contemporanea, dai domenicali di Oltralpe apprendiamo che il governo turco avrebbe intenzione di fondare delle scuole turche in Svizzera. Le scuole, frequentabili nel fine settimana, offrirebbero ai bambini ed ai ragazzi tra i 6 ed i 17 anni di età corsi di “lingua e cultura”. Non ci vuole una mente contorta  per immaginare che l’obiettivo dell’operazione è, semplicemente, quello di diffondere l’estremismo islamico in Svizzera. Evidentemente non basta finanziare le moschee ed i centri culturali musulmani. Adesso si fa un passo in più. Avanti con il lavaggio del cervello ai giovani in età scolare (più facili da indottrinare)! E magari, per loro tramite, anche alle rispettive famiglie!

E il bello è che il governo turco dice di volersi avvicinare all’UE. Ma col piffero! La Turchia è un paese che di “europeo” non ha proprio nulla. Non per nulla è il nemico storico dell’Occidente cristiano (vedi la nota espressione: “mamma li turchi!”).

Ankara tu?

Con la nuove storiella delle scuole turche, Ankara evidentemente fa leva sul conclamato buonismo-coglionismo degli svizzerotti fessi. Si attende che, in nome del politikamente korretto, del “dobbiamo aprici”, del fallimentare multikulti, i politicanti elvetici come al solito caleranno le braghe, ed autorizzeranno pure le scuole turche. E mica vorremmo impedire ad  immigrati in arrivo da “altre culture”, incompatibili con la nostra, di diffonderle da noi! E’ becero populismo e razzismo!

CAG, ma vai a CAG!

C’è da sperare che le autorità cantonali avranno il buon senso di respingere eventuali richieste di insediamento di scuole turche in Svizzera. E senza tante pippe mentali. Ma non facciamoci troppe illusioni. E qui torniamo a quanto scritto sopra. In Francia, ma anche in molte altre parti del mondo, ci si rende conto che, per mettere i bastoni tra le ruote ai radicalizzatori islamici, occorre chiudere i rubinetti dei finanziamenti esteri alle  moschee. E da noi invece cosa succede? Succede che i tamberla della Commissione degli affari giuridici (CAG) del Consiglio degli Stati, praticamente all’unanimità, decidono che la Svizzera non devevietare i finanziamenti esteri alle moschee e ai centri culturali islamici. “Sa po’ mia”!E se poi qualcuno ci accusa di i-i-i-islamofobia?

Hai capito quali sono le preoccupazioni di questa Commissione di interdetti? Evitare, costi quel che costi, le accuse di islamofobia e di discriminazione! Chissenefrega se poi l’estremismo islamico dilaga, se la sicurezza pubblica è in pericolo, se la Svizzera diventa il paese del Bengodi per jihadisti!

Quale futuro?

Vari paesi vanno nella direzione di proibire i finanziamenti esteri alle moschee. Da noi si tollera che governi stranieri finanzino imam e moschee che ci portano in casa il cancro dell’integralismo islamico. Prossimamente autorizzeremo anche le scuole turche perché “non si può discriminare”. Ora, la scuola forgia il futuro della società. Che razza di futuro stanno preparando i bambela del politikamente korretto per la Svizzera? In Belgio è nato un partito islamico con l’obiettivo di introdurre la Sharia nel paese. Qualcuno pensa forse che una cosa del genere non succederà presto anche da noi? Tanto più che, stante il regime di immigrazione scriteriata e di naturalizzazioni facili imposto dalla partitocrazia, l’elettorato di neo-svizzeri non integrati e non integrabili al futuro partito islamico non mancherà di certo. Avanti così!

Lorenzo Quadri