No limits! I camerieri dell’UE approfittano del coronavirus per avvantaggiare stranieri

Qui ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere. A seguito dell’emergenza coronavirus, che si sta trasformando sempre più in un caos, tra le varie misure prese dal governicchio federale spicca l’abolizione dell’obbligo, per i datori di lavoro, di segnalare agli URC (a determinate condizioni) i posti vacanti. In sostanza, i camerieri dell’UE hanno approfittato del maledetto virus per mandare al macero (per quanto tempo?) anche la cosiddetta “preferenza indigena light”, la cui valenza era già vicina allo zero. Questo dopo aver cancellato la votazione del 17 maggio sull’iniziativa di limitazione. Tale votazione è stata rinviata – esattamente come le elezioni comunali in Ticino – non per impossibilità oggettive, ma con penose arrampicate sui vetri a proposito di asseriti “motivi psicologici”.

La reale ragione del rinvio della votazione del 17 maggio, come pure delle elezioni comunali in Ticino, è evidentemente un’altra: la casta spalancatrice di frontiere, causa coronavirus, rischiava di venire asfaltata. Per quel che riguarda il voto del 17 maggio, la paura concreta, che terrorizza i politicanti del Consiglio federale assai più di qualsiasi virus, incoronato o meno che sia, era una sola: che i cittadini votassero a favore della fine della devastante libera circolazione delle persone.

“Agevolare il reclutamento”?

Con la scusa del virus, il governicchio federale è dunque arrivato al punto di sospendere perfino la preferenza indigena light, usando la seguente motivazione del piffero: “occorre agevolare il reclutamento nei settori colpiti dalla crisi”. Ossignùr! A parte che, se i settori sono in crisi, non “reclutano”. Per l’ennesima volta i cittadini vengono presi per i fondelli. Questo mentre si tiene su la coda alle pretese di quei soggetti (come il presidente di Swissmem Hans Hess o il club dei manager stranieri delle multinazionali Economiesuisse) che grazie alla libera circolazione delle persone voluta dalla partitocrazia si riempiono le saccocce assumendo stranieri a basso costo al posto degli svizzeri.

Sicché, grazie alla  pensata dei grandi statisti bernesi, causa coronavirus si assumeranno ancora più frontalieri. Perché è chiaro che “agevolare il reclutamento” nel caso concreto vuol dire: “agevolare il reclutamento di stranieri”.

Il contrario

Utilizzando anche il coronavirus come pretesto per spazzar via anche gli ultimi rimasugli di preferenza indigena, il governicchio federale fa proprio il contrario di quello che dovrebbe. Purtroppo accade sempre più spesso.

Un professore dell’Università di Ginevra, intervistato nei giorni sorti dal portale tio.ch, ha formulato la seguente (ovvia) dichiarazione: “Quando affermiamo la verità – che non è il virus a muoversi, ma la gente – mettiamo in discussione a lungo termine l’idea della libera circolazione delle persone, il mondo senza confini”. Questi concetti devono appunto venire rottamati. Anche perché non  sono affatto scolpiti nella pietra. Sono, al contrario, pippe mentali della casta, imposte negli ultimi due decenni a suon di terrorismo politico-mediatico e di lavaggio del cervello. Sono un errore della storia che prima ci ha portato disoccupazione e povertà, adesso anche la pandemia. Sarebbe gravissimo se non imparassimo la lezione del coronavirus e pretendessimo di andare avanti come se nulla fosse successo! Vorrebbe dire rendere vani tanti sacrifici e tanti sforzi. La partitocrazia ed i suoi soldatini pretenderanno di sicuro di andare avanti con frontiere spalancate e globalizzazione. Ebbene, non possiamo tollerare che questo accada! Le cose dovranno cambiare, eccome che dovranno cambiare.

L’insegnamento della pandemia è tanto chiaro quanto semplice:

  • Meno dipendenza da personale estero in particolare nel settore sanitario: quindi, formare infermieri e medici svizzeri!
  • Föö di ball la libera circolazione delle persone: swissexit!
  • Ritorno dei CONFINI, che devono essere reali, sorvegliati e difesi. Via il fallimentare accordo di Schengen!

Queste lezioni non possono  venire ignorate!

Lorenzo Quadri