Sull’introduzione della vignetta “deluxe” di 100 Fr si voterà  il prossimo 24 novembre. Il referendum, cui la Lega dei Ticinesi ha partecipato, è riuscito alla grande, raccogliendo 106mila firme valide: oltre il doppio del necessario.
Già questo è un segnale importante, a maggior ragione se si pensa che il comitato referendario non era affatto dotato di dovizia di mezzi finanziari, anzi. I cittadini hanno dunque firmato a piene mani, senza trucco e senza inganno.

Travaso plateale
Si potrebbe dire che 60 Fr all’anno in più non sono una spesa immane. Ma anche questa affermazione va relativizzata, dal momento che la vignetta non è trasferibile e non lo sarà nemmeno in futuro. Chi ha un’auto e uno scooter dovrà acquistare due vignette, quindi la maggior spesa sarebbe di 120 Fr all’anno. Così come pure chi ha due auto con targhe trasferibili, e questo malgrado sia evidente che le due auto in questione non possono circolare contemporaneamente, né in autostrada né altrove.
Grande, piccola o media che sia la spesa, è il principio che ciurla nel manico. La vignetta autostradale è l’unico balzello, pagato dagli automobilisti, i cui proventi vengono utilizzati per intero per finanziare la rete di strade nazionali. Tutti gli altri invece sono oggetto di un plateale travaso dalla strada alla ferrovia: trattasi di gabelle che vengono prelevate agli automobilisti per finanziare la strada e invece finiscono in gran parte altrove: nel calderone delle casse federali, ma soprattutto nel pozzo senza fondo della ferrovia.

L’asino casca (almeno) due volte
Con la vignetta a 100 Fr, Berna vorrebbe incassare 305 milioni destinati alla manutenzione, alla ristrutturazione e al completamento di tratte che entreranno a far parte della rete nazionale, tra cui i 7 Km della Mappo-Morettina.
Qui l’asino casca non una, ma due volte.
Prima caduta: visto che ogni anno dalla strada, quindi dalle tasche degli automobilisti, alla ferrovia vengono travasati 1.8 miliardi di Fr, questi 305 milioni li si recupera semmai andando a ridurre il citato travaso, che non ha ragione di esistere e che costituisce una vera e propria mungitura a spese degli automobilisti.
Seconda caduta: i 305 milioni non vengono estorti per offrire agli automobilisti un nuovo servizio. Per la massima parte infatti servono a finanziare strade già esistenti, che semplicemente passano di mano: da proprietà del Cantone (finanziate con imposte) a proprietà della Confederazione. Ma gli automobilisti mica vengono sgravati dalle imposte cantonali per l’equivalente di 305 milioni di Fr. Quindi si tratta di una vera e propria fregatura.
In novembre si voterà dunque non solo su 60 Fr in più a vignetta, ma sul principio: gli automobilisti devono o non devono continuare a venire munti come tante mucche Milka e contemporaneamente criminalizzati da regole sempre più talebane all’insegna dell’ideologia politikamente korretta dell’auto “cattiva” e del treno “buono” (tra un po’ un eccesso di velocità verrà punito con maggior severità di una rapina a mano armata)?
 
Giochetti patetici
Assolutamente patetici, poi, i trucchetti della ministra dei trasporti PPDog Doris Leuthard, la quale ha fatto introdurre nel decreto sull’adeguamento della rete delle strade nazionali la clausola che, senza la vignetta deluxe, la tempistica dei lavori verrà diluita.
Questo è davvero un espediente da tre e una cicca.
Se la ministra uregiatta voleva legare la tempistica dei lavori di manutenzione e completamento della rete stradale alla vignetta “platinum”, doveva inserirla negli articoli che prevedono l’aumento del costo della vignetta.
In novembre il popolo non voterà affatto sull’opportunità o meno della manutenzione, della ristrutturazione e del completamento della rete delle strade nazionali. E nemmeno sulla loro tempistica. Il popolo deciderà se i 305 milioni necessari (?) all’operazione verranno ottenuti mettendo per l’ennesima volta le mani nelle tasche degli automobilisti, oppure se questi soldi li si ricaverà riducendo il finanziamento trasversale dalla strada alla ferrovia.

Pesci in faccia al Ticino
Da notare che, per il Ticino, la vignetta a 100 Fr avrà pesanti conseguenze: infatti parecchi dei 56mila frontalieri  e le svariate migliaia di padroncini che ogni giorno entrano nel nostro Cantone naturalmente uno per macchina, pur di non pagare la vignetta rincarata circoleranno sulle strade cantonali e comunali, andando a congestionarle ulteriormente. A danno, va da sé, della qualità di vita dei residenti.
 La stessa cosa la faranno i turisti di giornata; oppure, in alternativa, a seguito di questo ulteriore costo aggiuntivo, rinunceranno a venire in Ticino.
Queste preoccupazioni del nostro Cantone, legittime e chiaramente espresse a più riprese e a più livelli, si sono scontrate con il consueto muro di totale menefreghismo federale. Un motivo in più per asfaltare la vignetta a 100 Fr.
Lorenzo Quadri