Nella giornata di ieri, la gauche-caviar elvetica non si è fatta mancare nulla
Nella giornata di ieri, la $inistruccia del “devono entrare tutti”, multikulti e spalancatrice di frontiere, non si è voluta far mancare nulla. Si sono infatti registrati (non necessariamente in ordine di importanza) ben tre “significativi” eventi:
- L’ex presidente dei Giovani socialisti Cédric Wermuth (simpatico come un cactus nelle mutande) in un’intervista inneggia allo “ius soli”: chi nasce in Svizzera, sentenzia il kompagno, ha diritto al passaporto rosso! Avanti con le naturalizzazioni a go-go di stranieri non integrati nella speranza di incrementare l’elettorato P$$! (vedi articolo a pagina 13).
- La marcia da Como a Chiasso della GISO (Gioventù socialista) per protestare contro le guardie di confine e per sostenere i finti rifugiati con lo smartphone, che “devono entrare tutti”.
- A Berna una settantina di estremisti di $inistra ha sfilato in centro città per “solidarietà con gli arrestati del G8 di Amburgo”: quindi massima solidarietà a vandali, delinquenti e casseur assortiti. Bravi!
Questi tre punti ben evidenziano quali siano le preoccupazioni dalla $inistra al caviale: 1) naturalizzare tutti; 2) far entrare in Svizzera, e naturalmente far restare, tutti i migranti economici; 3) sostenere vandali.
A dir poco desolante! Ai cittadini svizzeri in difficoltà, ai lavoratori ticinesi lasciati a casa e sostituiti con frontalieri, agli anziani che tirano la cinghia, questi kompagnuzzi al caviale non pensano mai! Al contrario: gli svizzeri, “razzisti e xenofobi”, “chiusi e gretti”, vanno mazzuolati!
Un capitolo a parte lo merita poi la GISO, gioventù socialista presieduta da tale Tamara Funiciello (non patrizia di Corticiasca e neppure di Gurtnellen). Quella che si proponeva in topless per “promuovere i diritti della donna”, malgrado una fugace occhiata nello specchio avrebbe dovuto suggerire di stare ben coperta.
Un vero flop
La manifestazione di ieri tra Como e Chiasso, organizzata per l’appunto dalla GISO, si è risolta in un autentico flop. I partecipanti erano una ventina. Quindi quattro gatti! La manifestazione ovviamente non era autorizzata. Si è così assistito allo spettacolo di giovani di $inistra che manifestano CONTRO dei lavoratori. Ossia contro le guardie di confine. E che sostengono l’immigrazione illegale, direttamente legata alla tratta di esseri umani e all’ISIS (inchieste in corso proprio a Como). E tutto quello che sanno dire questi kompagnuzzi si riduce al vetusto slogan “nessun essere umano è illegale”. Gli abusi nell’asilo, cari GISO, sono illegali eccome! A proposito: ma di asilanti in casa vostra ne ospitate? Oppure per l’affitto dipendete dal borsello di papà?
Ma la RSI…
Inutile precisare che, malgrado la manifestazione a sostegno dei finti rifugiati sia stata chiaramente un buco nell’acqua, la radiotelevisione di riferimento, ossia la R$I, era presente in forze. E naturalmente ha dedicato all’evento (?) ampi spazi nel Quotidiano. Eh già, si sono detti i kompagni redattori nei faraonici studi di Comano: questi giovini saranno anche quattro gatti, però sono “dei nostri”, hanno le posizioni giuste (frontiere spalancate, “devono entrare tutti”, “svizzerotti chiusi e gretti vergognatevi”) e quindi meritano visibilità! E intanto gli utenti pagano il canone più caro d’Europa.
Lorenzo Quadri