Ricorre oggi il primo anniversario della chiusura in prova dei valichi secondari

Ma guarda un po’! Nell’anno di (dis)grazia 2017, in Ticino il numero delle rapine, in generale, è sceso dell’11%. Si vede che il Dipartimento delle Istituzioni diretto dal leghista Norman Gobbi lavora bene. E c’è da ritenere che anche la richiesta del casellario abbia giocato un ruolo! Infatti grazie a questa richiesta è stato possibile sventare l’arrivo in Ticino di decine di delinquenti pericolosi, in particolare dal Belpaese (i permessi negati erano una settantina ad inizio dello scorso anno; oggi la cifra è certamente almeno raddoppiata).

Soldatini

E dire che i Consiglieri di Stato della partitocrazia triciclata PLR-PPD-P$$ erano pronti a calare le braghe sul casellario. Costoro, infatti, si fanno schiacciare gli ordini dai camerieri dell’UE in Consiglio federale, esponenti della medesima partitocrazia, i quali se ne sbattono del Ticino (della nostra sicurezza, del nostro mercato del lavoro, eccetera…). La loro priorità è andare d’accordo con il Belpaese e farsi belli con i padroni di Bruxelles. Bravi! I Consiglieri di Stato del triciclo, invece di fare gli interessi del Ticino, fanno i soldatini della partitocrazia federale.

Tornando ai dati sulle rapine: che esse siano diminuite dell’11% a livello cantonale è senz’altro positivo. Peccato che però nel Mendrisiotto le rapine siano invece aumentate dell’87%, ossia quasi raddoppiate. Come mai? Non sarà per colpa delle frontiere spalancate, nevvero?

Primo anniversario

Come ricordato la scorsa settimana: proprio oggi, primo aprile, ricorre il primo anniversario  della messa in vigore della chiusura notturna in prova dei tre valichi secondari (Pedrinate, Novazzano-Marcetto, Ponte Cremenaga) a seguito dell’approvazione da parte delle Camere federali della mozione della consigliera nazionale leghista Roberta Pantani.  La misura fu accompagnata da assordanti starnazzamenti da parte italica. I politicanti d’Oltreramina colsero al volo l’occasione per strillare ed ottenere visibilità. Ben supportati, in questo, dalla stampa del Belpaese. La quale del Ticino non capisce una mazza. E questo non vale solo per i media scandalistici, ma anche per quelli cosiddetti seri.

“valutare”… cosa?

Ribadiamo: la decisione parlamentare prevede la chiusura, tra le 23 alle 5, di tutti i valichi secondari. Tutti e non tre. Chiusura definitiva e non in prova. Quindi fin dall’inizio la Confederella non ha giocato molto pulito, per usare un eufemismo. Unica nota positiva: il buon Maurer se ne è sbattuto delle proteste italiche e ed ha tirato dritto sulla chiusura.

La sperimentazione, come sappiamo, è terminata in ottobre. Tra l’altro il Ticino non venne nemmeno avvisato (ultima ruota del carro?). E da allora? Silenzio. Citus mutus. “Dobbiamo valutare”, blaterano burocrati bernesi. Ah ecco. Ma come: i sei mesi di prova non erano “per valutare”? E invece non è stato fatto? E quanti mesi ci vogliono adesso “per valutare”?

Anche “quello che mena il gesso” a questo punto sente puzza di bruciato. Qualcuno immagina forse di mettere la chiusura notturna dei valichi secondari nel dimenticatoio? O vuoi vedere che le uniche decisioni che a Berna vengono rese immediatamente operative sono quelle che mirano a penalizzare il solito sfigato automobilista, vedi il bidone Via Sicura?

Siamo proprio “svelti”

Comunque, pare evidente che quell’aumento delle rapine dell’87%  nel Mendrisiotto a fronte di una diminuzione in generale, dipende dalle frontiere spalancate. E dimostra che è lì che bisogna intervenire; e nel modo più ampio possibile.

I rapinatori entrano in macchina dai valichi incustoditi, mettono a segno il colpo e poi si dileguano nel Belpaese. Dobbiamo dunque procedere con la chiusura notturna delle frontiere, questo è certo. Ma non solo. Perfino il Ministro degli Interni tedesco Horst Seehofer ha detto che bisogna sospendere Schengen e reintrodurre i controlli sistematici sul confine. E intanto noi svizzerotti fessi, per paura di farci accusare di  “chiusura e razzismo” da qualche funzionarietto di Bruxelles o da qualche cadregaro d’Oltreramina, rinunciamo a difendere la nostra sicurezza?

Più 87% di rapine nel Mendrisiotto, una decisione del parlamento federale di chiudere i valichi secondari di notte, ma noi manteniamo le frontiere spalancate? Certo che siamo proprio dei grandi sveltoni!

Lorenzo Quadri