Chiusura notturna dei valichi secondari: il Consiglio federale ammette che avevamo ragione
L’approvazione di principio data dal Consiglio federale alla mozione Pantani e Quadri, tuttavia, deve tradursi in fatti: vigileremo!
La Lega, ancora una volta, aveva ragione. Il Consiglio federale con una decisione inaspettata, ed in contraddizione con le comunicazioni precedenti (anche recenti), ha infatti detto che i valichi non presidiati si possono chiudere di notte. Lo ha detto prendendo posizione su una mozione della consigliera nazionale leghista Roberta Pantani cofirmata da Lorenzo Quadri.
La richiesta della Lega dei Ticinesi nasce dalla necessità di garantire un minimo di sicurezza al Mendrisiotto, ridotto a terra di conquista per delinquenti d’Oltreconfine. I quali, a causa delle frontiere spalancate, entrano ed escono indisturbati. Arrivano in Svizzera, rapinano, e si dileguano nuovamente in Italia.
Se poi si considera che in Lombardia le rapine nelle case si fanno sempre più frequenti (la media, stando all’ultimo dato ufficiale del 2012, è di 470.4 furti per 100mila abitanti), è chiaro che, in regime di frontiere spalancate, le conseguenze si fanno sentire anche da questa parte del confine.
Controllo sul territorio
Evidente quindi la necessità di tornare ad avere il controllo sul territorio ma, solo un paio di settimane fa, la ministra del 5% aveva ribadito che i valichi incustoditi dovevano rimanere aperti perché così imporrebbero gli accordi di Schengen.
Quindi il pedissequo rispetto di accordi fallimentari, cui nemmeno i paesi europei si attengono, avrebbero la priorità sulla sicurezza dei cittadini. Così (s)ragiona la Consigliera federale non eletta.
Rifiutare anche il piccolo e scontato gesto di chiudere di notte i valichi incustoditi, e questo per rispettare la libera circolazione delle persone con l’Italia, che non solo ha iscritto la Svizzera su liste nere illegali ma ci discrimina in mille modi (ma della libera circolazione approfitta fino in fondo a proprio vantaggio) è vergognoso. Che poi chiudere di notte i valichi incustoditi non sia la panacea, è chiaro: ma è comunque un ottimo inizio.
Vigileremo
E allora, per la serie “chi la dura la vince” ecco che, a furia di battere il chiodo, i leghisti hanno fatto breccia, portando a casa l’approvazione del Consiglio federale alla chiusura notturna dei valichi secondari. Sicché il governo ha apertamente sconfessato la ministra del 5%, che solo poco tempo fa aveva espresso un’ opinione contraria.
Il risultato portato a casa è senz’altro importante dal punto di vista politico. Tanto più che non è frequente che il Consiglio federale approvi una mozione, a maggior ragione su un tema delicato dal punto di vista della devastante libera circolazione delle persone.
Va però da sé che agli improvvisi rinsavimenti non si può prestare eccessiva fiducia. L’approvazione del Consiglio federale è solo il primo passo, per quanto importante.
Da un lato, ad essa deve seguire quella del parlamento (che però in questo caso difficilmente dirà di no). Dall’altro, il governo ha utilizzato una formulazione uregiatta: «Il Consiglio federale è disponibile a esaminare in modo approfondito, nel quadro dell’esercizio delle competenze di polizia e in collaborazione con le autorità italiane e quelle del Canton Ticino, una chiusura notturna dei valichi secondari tra Svizzera e Italia». Così si legge nella risposta ufficiale.
Bisogna dunque evitare che quell’agognato Sì, che costituisce un segnale politico di grande importanza per il Ticino in generale ed il Mendrisiotto in particolare, rimanga nel campo delle dichiarazioni d’intenti e delle operazioni di marketing del Consiglio federale.
Al dire deve seguire l’attuare. La Lega, che facendo squadra tra parlamentari nazionali e consiglieri di Stato è riuscita a portare a casa questo invidiabile e fondamentale primo passo, si adopererà per ottenere anche il resto.
Lorenzo Quadri