Caso Emir T.: siamo stufi di fare il paese del Bengodi per islamici radicalizzati!
Avanti, facciamo entrare tutta la foffa integralista islamica perché gli svizzerotti (chiusi e xenofobi) devono “aprirsi”!
In quel di St. Margrethen (San Gallo) vive da lungo tempo tale Emir T., 42enne bosniaco balzato agli onori della cronaca (d’Oltralpe) poiché ha sempre rifiutato di integrarsi: vietava alla figlia di partecipare alle lezioni di nuoto oltre ad averla mandata a scuola completamente velata, mentre al figlio aveva proibito di partecipare ai corsi di sci. Inoltre e soprattutto, costui è riuscito a mungere dall’assistenza sociale prestazioni per la bella somma di 300mila Fr!
Hai capito questi migranti economici che “devono entrare tutti”? Altro che “immigrazione uguale ricchezza”! Non si capisce come mai il bosniaco in questione non venga espulso malgrado l’immane debito contratto: che razza di permesso è riuscito a staccare? Ha forse ottenuto lo statuto di domiciliato (C) malgrado fosse a carico dell’assistenza?
Chi ride e chi meno
La notizia, riportata dal Blick nei giorni scorsi, è che a St Margrethen potranno tirare un sospiro di sollievo. Il musulmano renitente ha infatti deciso di traslocare. A St. Margrethen rideranno anche, ma là dove il personaggio andrà a trasferirsi (pare nel Canton Zurigo), invece, si divertiranno assai meno. Già, perché questa foffa che pensa di vivere in casa nostra come se si trovasse in Pakistan ed oltrettutto si mette arrogantemente a carico della socialità finanziata dagli svizzerotti fessi (che poi magari accusa pure di razzismo), mica si sogna di levare le tende e di tornare al natìo paesello! Ma nemmeno per idea! E’ troppo comodo stare qui e farsi mantenere, senza dover muovere un dito!
Solo una multa?
Il governo sangallese, dopo essersi scottato – certamente quello di Emir T. non è un “caso isolato” – presenterà al Parlamento cantonale una modifica costituzionale che prevede la possibilità di multare chi rifiuta di integrarsi.
Ci pare un po’ poco! Il problema, come hanno rilevato vari esperti (non il Mattino populista e razzista) risiede nel fatto che in Svizzera gli ultimi arrivati si possono mettere a carico del nostro Stato sociale senza dover fare assolutamente un tubo! E ovvio che, con un simile atteggiamento buonista-coglionista, non solo ci siamo tirati in casa foffa in arrivo dai quattro angoli del globo, ma siamo diventati pure il paese del Bengodi per Jihadisti, che portano qui le loro basi.
Sicché, altro che multe: lo straniero che rifiuta di integrarsi va prima privato delle prestazioni sociali e poi “gentilmente accompagnato” al confine!
Ne abbiamo le scuffie sature di mantenere tutti – compresi estremisti islamici che sono qui a radicalizzare – e poi di venire pure accusati di razzismo!
Lorenzo Quadri