Berna fa entrare tutti. Poi pretende centinaia di milioni per nuovi centri asilanti

Ticino infinocchiato dalla kompagna Baume Schneidèèèr (P$) sui costi di gestione del “Centro temporaneo per la riammissione semplificata” di Rancate

In Svizzera l’immigrazione è fuori controllo. Questo vale sia per quella legale che per quella clandestina. L’aspetto allucinante è che Berna non sta facendo un tubo per arginare l’assalto alla diligenza. 

Il Ticino è il Cantone maggiormente sotto pressione per quel che riguarda l’immigrazione illecita. Non si fatica a comprendere il perché.

Nelle ultime settimane il 40% dei fermi di clandestini di tutta la Svizzera è avvenuto proprio in questo sfigatissimo Cantone. Ad inizio 2023 la quota era addirittura superiore al 50%. 

Ai tempi del caos asilo (2015 e 2017) venne decretato lo stato di necessità ed aperto il Centro temporaneo per la riammissione semplificata di Rancate. Ebbene: in quegli anni, le cifre erano inferiori di quelle odierne!

Per non farsi mancare niente: nel corso del 2022 il Cantone ha speso 650mila franchetti per la gestione del Centro di Rancate. Ma la Confederella (kompagna Baume Schneidèèèr, P$) si rifiuta di rimborsarli. Anche solo parzialmente. Infatti la base legale per una partecipazione di Berna ai costi sopportati dai Cantoni che “ospitano” detti Centri entrerà in vigore solo il primo gennaio 2024. Di quanto sborsato prima, la kompagna Baume Schneidèèèr se ne impipa! Il conto rimane sul groppone dei contribuenti ticinesotti! Hai capito il governicchio federale? Frontiere spalancate ma, quando si tratta delle richieste del territorio, borsello sigillato! Invece all’estero si regalano miliardi come fossero noccioline! Vedi gli 1.8 miliardi che il “medico italiano” del PLR ha scelleratamente promesso all’Ucraina!

Neanche un centesimo!

Come sappiamo il Belpaese da dicembre 2022 non rispetta l’accordo di Dublino. Questo rappresenta, evidentemente, un problema per la Svizzera. E per il Ticino in particolare. Però i camerieri bernesi di Bruxelles non ne vogliono sapere di reintrodurre i controlli sistematici ai confini con l’Italia. La strategia (?) è quella di fare entrare tutti in Svizzera, per poi strillare all’emergenza e – sotto tale pretesto – tentare di estorcere ai contribuenti un maxicredito di 133 milioni di franchi (apperò!) per realizzare nuove strutture d’accoglienza per asilanti. 

Ma col fischio! Neanche un centesimo! 133 milioni per i migranti economici ci sono, ma 650mila franchi per indennizzare il Ticino no?

Gli accompagnatori

E visto che al ridicolo dei $inistrati immigrazionisti non c’è limite, accade pure quanto segue. Come riferito dal Mattino alcune settimane orsono, i giovanotti magrebini che arrivano qua in veste di finti rifugiati con lo smartphone denotano un’alta propensione alla delinquenza. In particolare in campo di reati a sfondo sessuale. Del resto, i famosi “fatti di Colonia” del Capodanno 2016 insegnano. Di conseguenza, grazie alla delinquenza d’importazione, sempre più donne e ragazze, in particolare nelle città d’Oltralpe, hanno paura ad andare in giro da sole di notte. A Lucerna c’è un grande prato in riva al lago, chiamato Ufschötti. Lì, nelle sere d’estate, vengono proposti eventi che durano fino a notte tarda. Tuttavia, la strada che porta alla stazione è stretta e poco illuminata. E dunque i giovani $ocialisti locali, per farsi campagna elettorale, hanno pensato bene di annunciare per la prossima estate la creazione di un servizio di accompagnamento, gestito da volontari, per le donne che non si fidano a percorrere di notte da sole la citata stradina (se poi il servizio partirà davvero, è un altro discorso). 

Quindi: prima gli immigrazionisti fanno entrare frotte di delinquenti stranieri, che mettono in pericolo le donne; poi si inventano gli accompagnatori! Ma avanti, votateli…

Germania: linea dura

La Svizzera non potenzia i controlli alle frontiere. A farlo, invece, è la Germania, Stato membro UE con governo ro$$overde! Ne hanno dato notizia nei giorni scorsi i media tedeschi. Inutile dire che alle nostre latitudini la stampa di regime… citus mutus! 

Fatto sta che la Bild online del 9 maggio titolava, forse calcando un po’ la mano: “Piano durissimo dello Stato federale e dei Länder: controlli a TUTTE le frontiere tedesche!”, pubblicando anche un documento governativo. Berlino dunque si appresta ad incrementare la sicurezza dei confini nazionali, ma anche di quelli interni, tra un Land e l’altro. Da noi, invece, una fava!

Il sondaggio francese

In tema di immigrazione vale la pena citare anche questa notizia, in arrivo dalla Francia, su cui avremo modo di tornare. Da un sondaggio svolto nell’Esagono (anch’esso censurato dalla nostra stampa di regime) è emerso che 6 francesi su 10 – quindi la maggioranza – sono favorevoli all’abolizione del ricongiungimento familiare. Ossia del diritto dei migranti di far arrivare il parentado dal paese d’origine (e, spesso e volentieri, di metterlo a carico della collettività). I più favorevoli all’abolizione sono i cittadini appartenenti a “categorie socioeconomiche svantaggiate”. E, udite udite, perfino tra gli elettori di $inistra si trova un bel 33% di contrari al ricongiungimento familiare. Di che riflettere, anche alle nostre latitudini. 

Una chicca: secondo il sondaggio francese, la percentuale più bassa di favorevoli all’abolizione del ricongiungimento familiare s’incontra tra gli elettori Verdi (19%). A dimostrazione che i cosiddetti ambientalisti sono in realtà immigrazionisti. Un po’ ovunque.

Lorenzo Quadri