Le casse federali scoppiano di soldi: da oltre 10 anni si cumulano attivi stratosferici
La Banca nazionale ha realizzato 38.5 miliardi di utili nel primo semestre 2019: questo tesoretto va utilizzato per l’AVS e per ridurre i premi di cassa malati!
Ma guarda un po’. E poi i burocrati ed i politicanti federali vengono a raccontarci che bisogna tirare la cinghia; che gh’è mia da danée; che bisogna lavorare fino a 70 anni quando, leggendo gli annunci di lavoro, a 45 anni si è già “out”; che non si può procedere ad investimenti per rilanciare l’economia; che non è possibile aumentare i sussidi per i premi di cassa malati; che… che… che.
Eccedenze miliardarie
Peccato, e la musica si ripete sempre uguale da oltre un decennio, che i conti della Confederella chiudono sistematicamente con eccedenze miliardarie; anche quando a preventivo vengono indicati dei passivi!
Per il Consuntivo 2019 ci si attende un utile di 3.3 miliardi. Quello del 2018 era di tre miliardi. Ed è sempre così.
Dal 2006…
Con l’unica eccezione del 2014, anno in cui il consuntivo federale chiuse con un deficit di 124 milioni (un’inezia, per una nazione), dal 2006 ed oggi i conti della Confederazione hanno sempre registrato attivi a 9 zeri. Il “clou” lo si è raggiunto nel 2008, con un attivo vicino ai 7.3 miliardi, a fronte di un preventivo di 1!
6 miliardi in più si sono dunque materializzati “misteriosamente” nelle casse bernesi, nel giro di 12 mesi.
Nel 2019, i miliardi di entrate impreviste saranno 2.8; lo scorso anno erano quasi 3. E scusate se sono pochi!
Il Gigi di Viganello si chiede ovviamente se questi tesoretti, oltre che imprevisti, siano pure imprevedibili.
Anche la Banca nazionale
Le casse della Confederella non sono le sole a scoppiare di grano. Lo stesso discorso – anzi: un discorso ancora più estremo – vale per i conti della Banca nazionale svizzera (BNS). La quale, è notizia delle scorse settimane, chiude il primo semestre (!) 2019 con un utile di addirittura 38.5 miliardi! La motivazione ufficiale: “la banca approfitta dell’evoluzione favorevole del valore delle sue riserve di cambio e di oro”.
Questi quasi 38.5 miliardi sono di proprietà dei cittadini elvetici; così come lo sono i miliardi di utili che da oltre 12 anni la Confederazione incamera.
Debito pubblico
Tanto per gradire, va anche ricordato che il debito pubblico della Svizzera è del 29.5% del PIL, mentre la media della DisUnione europea è dell’81,6%. Secondo il trattato di Maastricht, gli Stati membri si sono impegnati a rimanere sotto il 60%. Ma evidentemente, campa cavallo… Però la partitocrazia si inginocchia davanti all’UE in rovina.
Utilizzare per gli svizzeri!
Le cifre indicate sopra dimostrano che a Berna i soldi ci sono. Dunque vanno utilizzati a vantaggio degli svizzeri. In particolare vanno impiegati per l’AVS – altro che pensione a 67 anni! – e per la riduzione dei premi di cassa malati.
Invece, la partitocrazia spalancatrice di frontiere regala i miliardi dei contribuenti all’estero, versa marchette di 1.3 miliardi a Bruxelles (che per tutto ringraziamento ci ricatta e ci minaccia), sperpera ogni anno (!) altri miliardi per alimentare il business rosso dell’asilo.
Non ancora contento, con l’accordo quadro istituzionale, il triciclo si prepara a spalancare le casse federali a tutti coloro che immigreranno in Svizzera da uno Stato membro UE per farsi mantenere da noi.Questo perché, con la direttiva comunitaria sulla cittadinanza, ci toccherà mantenere vita natural durante tutti i furbetti del quartierino europeo che, grazie alla devastante libera circolazione, arriveranno in Svizzera per attaccarsi alla mammella del nostro stato sociale.
Detta direttiva ci verrà imposta da Bruxelles. E la partitocrazia calerà le braghe all’istante, strillando ai “bilaterali da salvare”.
Morale della favola
E’ sufficiente utilizzare i soldi degli svizzeri a vantaggio degli svizzeri,e la presunta emergenza AVS sparisce all’istante. Allo stesso modo, il peso dei premi di cassa malati può venire sensibilmente ridotto. Non è così difficile. E se la partitocrazia non ci sta, perché per il triciclo gli svizzerotti sono l’ultima ruota del carro – vedi al proposito la scellerata sortita del ministro degli esteri PLR KrankenCassis, il quale non si è fatto problemi a dichiarare che lui non dirà mai “Switzerland first” –vuol dire che è ora che faccia fagotto!
Lorenzo Quadri