Lorenzo Quadri: “Eppure il Consiglio federale non è interessato ad intervenire”

Eclatante caso scoperto nei giorni scorsi: un kosovaro finanziava un’associazione mafiosa con i soldi dell’assistenza. Ma è solo la punta dell’iceberg

Quando si dice i casi della vita! Adesso salta fuori che un kosovaro ha “esportato” nel paese d’origine prestazioni sociali, finanziate dagli svizzerotti, per quasi mezzo milione di franchi. Soldi percepiti illegalmente, oltretutto. Con questi fondi, il galantuomo “non patrizio” avrebbe fondato in patria una vera e propria associazione mafiosa. I fatti, riportati dalla cronaca dei giorni scorsi, sono avvenuti nel Canton Soletta.

“Ovviamente, quanto accaduto è vergognoso – commenta il consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri – visti gli smaccati abusi, niente di strano che la spesa sociale in Svizzera esploda. Ma la vicenda sbugiarda anche il Consiglio federale. Ritengo peraltro che si tratti solo della punta dell’iceberg”.

Perché il Consiglio federale sarebbe sbugiardato?

Perché di recente il CF, prendendo posizione su un mio atto parlamentare, ha rifiutato di approfondire la questione dei soldi che i migranti esportano all’estero. Secondo le stime, si tratta di 17 miliardi ogni anno. Se questi soldi provengono da reddito da lavoro, è un conto. Ma se invece vengono da aiuti sociali, è evidente che c’è un problema. Oltre l’80% degli asilanti è a carico dell’assistenza. Se i soldi ricevuti non servono per la sussistenza del beneficiario in Svizzera, ma vengono inviati all’estero, è chiaro che occorre cambiare le regole. Tanto più che c’è il rischio concreto che questi denari non vengano utilizzati solo per mantenere i parenti, ma magari anche per foraggiare gli scafisti, o attività criminose; magari perfino legate all’ISIS.

E il governo invece non vuole approfondire la questione?

No, non vuole. Evidentemente non è interessato a saperne di più sui miliardi che i migranti inviano all’estero. Reputa che effettuare degli accertamenti sarebbe troppo complicato.

E non è forse così?

Certamente è complicato, ma stiamo parlando appunto di miliardi ogni anno,  non di noccioline. La spesa vale  l’impresa. Non dimentichiamo che un asilante riceve più soldi di un anziano che vive con la sola AVS. I miliardi che ogni anno lasciano la Svizzera potrebbero essere un indicatore che a questo proposito c’è qualcosa da rivedere. La scoperta del kosovaro che ha finanziato addirittura un’organizzazione mafiosa in patria con i soldi del nostro stato sociale conferma che il tema del trasferimento all’estero di aiuti sociali ad opera di beneficiari stranieri è di scottante attualità. Bisogna, insomma, controllare meglio. E’ quindi evidente che l’inerzia del Consiglio federale sul tema è sbagliata: personalmente tornerò alla carica su questo argomento. Del resto, il tema è stato sollevato ancora nei giorni scorsi anche da un altro deputato.

MDD