Gli “sconsulenti” del CF vorrebbero fabbricare svizzeri ad oltranza: lasciamoli a casa!

E’ invece tempo ed ora di impedire ai doppipassaporti di fare politica, per lo meno a livello federale

La Commissione federale della migrazione (CFM) è un gremioextraparlamentare, composto da 30 membri. Il suo compito sarebbe quello di fornire “consulenza” al governicchio e all’amministrazione bernese in materia, appunto, di migrazione.

La CFM, che costa allo sfigato contribuente 1.5 milioni di franchetti ogni anno – e scusate se sono pochi – è platealmenteintrisa di ideologia immigrazionista mainstream. Un paio di anni fa, ad esempio, pretendeva di legalizzare il soggiorno illegale dei finti rifugiati respinti. In sostanza, la “geniale pensata” era quella di dotare costoro di un’apposita carta d’identità che neregolarizzasse il soggiorno in Svizzera. Domandina facile-facile: quale migrante economico sarebbe ancora tornato al natìo paesello a queste condizioni? Risposta: nessuno, ovviamente!

“Sconfortanti”

Adesso la citata Commissione se ne esce con una nuova, gigantesca fonchiata. Ovvero il tentativo di rendere ancora più facili le naturalizzazioni agevolate dei cosiddetti stranieri di terza generazione.

La naturalizzazione agevolata è in vigore da tre anni e, secondo i cocomeri della CFM, i risultati sarebbero “sconfortanti”. Oh la Peppa! Perché addirittura sconfortanti? Perché le persone potenzialmente toccate non si sono naturalizzate tutte! E quindi, dopo aver commissionato l’abituale studio farlocco, la CFM convoca in pompa magna i giornalai e si permette di strombazzare la propria non richiesta ricetta per naturalizzare in massa, alla faccia della volontà popolare!

Cosa si sono fumati?

Le fanfaluche raccontate dagli immigrazionisti della CFM sono imbarazzanti. Già l’utilizzo del termine “sconfortante” in relazione al numero delle naturalizzazioni agevolate – a dire dei tapini della CFM troppo basso – dice tutto. Non ancora contenti, lorsignori dichiarano senza vergogna che “occorre tradurre in fatti la volontà del popolo e dei Cantoni”  secondo cui gli stranieri di cosiddetta terza generazione sarebbero “ormai parte integrante della Svizzera e noi ne abbiamo bisogno (in che senso ne avremmo bisogno, di grazia?, ndr). A mo’ di ciliegina sulla torta, blaterano che il nuovo articolo costituzionale sulle naturalizzazioni agevolate sarebbe stato approvato “a stragrande maggioranza” dal popolo il 12 febbraio 2017.

Ma questi immigrazionisti, foraggiati con i nostri soldi, cosa si sono fumati?

Votanti turlupinati

Tanto per cominciare, l’articolo in questione è stato approvato con una maggioranza del 60%, che di certo non è “stragrande”. In Ticino, poi, i sì sono stati solo il 50.2%: quindi la nuova regola è passata per il rotto della cuffia.

Questo risultato è inoltre stato ottenuto truffando gli elettori. Contrariamente a quanto si vuole far credere, il termine “straniero di terza generazione” non sta affatto ad indicare una persona i cui nonni e genitori hanno sempre vissuto in Svizzera ma che ciononostante per qualche motivo non ha mai acquisito la cittadinanza elvetica. I requisiti per rientrare sotto la definizione di “straniero di terza generazione” sono assai più largheggianti: chiunque può andare a verificarli facilmente nel sito della Confederella.

A sbalzo

Ma soprattutto: se i votanti avessero voluto che questi stranieri di sedicente “terza generazione” diventassero tutti cittadini elvetici,non avrebbero introdotto una naturalizzazione “agevolata”, bensì una naturalizzazione automatica.

I signori della CFM si appellano a sbalzo alla volontà popolare e pretendono di stravolgerla secondo i propri desiderata: ovvero passaporto rosso per tutti! E il governicchio federale ed i burocrati bernesi dovrebbero ascoltare i consigli di simili consulenti? Ma stiamo scherzando?

Gli strani silenzi

E’ poi curioso che questi autocertificati paladini della volontà popolare in campo migratorio non abbiano nulla da dire laddove le decisioni dei votanti vengono effettivamente prese a pesci in faccia. Si veda il caso dell’espulsione dei delinquenti stranieri. Per quanto inserita nella Costituzione federale, nella pratica essa rimane una farsa.

E che dire della rottamazione, ad opera della partitocrazia, della votazione popolare favorevole all’iniziativa “Contro l’immigrazione di massa” (ovvero il “maledetto voto” del 9 febbraio 2014)? Per qualche strano motivo, su queste situazioni scandalose dal profilo democratico, la CFM tace omertosa. Ma tu guarda i casi della vita!

Tanto per non farsi mancare niente, anche i soldatini della partitocrazia incadregati nella Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale vorrebbero rendere le naturalizzazioni ancora più facili. Nelle scorse settimane hanno infatti presentato un’iniziativa parlamentare in tal senso. Fabbricatori di svizzeri di carta allo sbaraglio!

Doppi passaporti

Avviso ai naviganti: che nessuno si sogni di allargare (sfasciare) le maglie delle naturalizzazioni agevolate. Siamo alle solite: il popolo dà un dito, ma politicanti e burocrati immigrazionisti si vogliono prendere tutto il braccio!

La CFM, visto il tenore delle sue consulenze, va SCIOLTA. Così il contribuente risparmia 1.5 milioni all’anno.

Altro che rendere ancora più facili le naturalizzazioni facili. E’semmai ora di impedire a chi fa politica, per lo meno a Berna, di tenere il doppio passaporto.

Perché le Camere federali, grazie anche alla cosiddetta “onda verde”, si stanno riempiendo di kompagnuzzi dalla nazionalità plurima e di dubbia svizzeritudine, che poi pretendono di far entrare nel nostro Paese cani e porci, e di dare il passaporto rosso a tutti! E come al solito il tandem del cosiddetto “centro” PLR-PPD si adegua supino ad ogni pretesa, per paura delle accuse di razzismo!

Lorenzo Quadri